Il tema centrale dell'appuntamento di giovedì 14 novembre sarà il montaggio, l'arte del cinema che conferisce alla rappresentazione cinematografica significato e logica narrativa: attraverso il montaggio l'autore guida lo spettatore e lo conduce attraverso la sua storia, secondo il proprio punto di vista, in un percorso espressivo e concettuale soggettivo. Il ruolo del montatore è quindi fondamentale nell'esprimere la visione del regista.
A parlarne sarà proprio uno dei più noti montatori italiani Massimo Fiocchi che ha iniziato la sua carriera collaborando, tra gli altri con Gabriele Salvatores nella maggior parte dei film da lui realizzati.
A partire dalla sua esperienza nel montaggio dell'ultimo film di Salvatores Tutto il mio folle amore, Fiocchi si concentrerà sull'importanza del ruolo del montatore e del suo rapporto con il regista nella costruzione della narrazione e della concatenazione delle inquadrature e della loro sequenza rispetto al racconto filmico e all'intenzione dell'autore. In questa ottica il montaggio diventa lo stile del film e il modo attraverso cui il regista prepara lo spettatore ad un'esperienza emotiva ed intellettuale.
A supporto dell’incontro saranno mostrati esempi del montaggio del film tra cui anche alcune scene che gli studenti del terzo anno hanno rimontato in modi diversi.
La conversazione sarà condotta da Ira Rubini e Claudio Cipelletti, docenti della Scuola e coordinatori rispettivamente dei Corsi di Sceneggiatura e dei Corsi di Montaggio e Suono.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti previa prenotazione all’indirizzo: incontricinema@fondazionemilano.eu.
Nella foto Giulio Pranno e Claudio Santamaria (Il mio folle amore, di Gabriele Salvatores).
Il comunicato stampa
Massimo Fiocchi
Massimo Fiocchi è tra i più noti montatori italiani. Comincia la carriera collaborando con una serie di registi nati nell'ambito del Teatro dell'Elfo di Milano, come il documentarista Bruno Bigoni, Kiko Stella e Gabriele Salvatores. Si lega in particolare a quest'ultimo, montando la maggior parte dei film da lui realizzati. Nel 1999 lavora al film L'amante perduto, di Roberto Faenza, divenendo poi collaboratore fisso del regista.
Collabora anche con Francesca Comencini e Mimmo Calopresti.
Nel 2010 ha vinto il Nastro d'argento come miglior montatore per i film Happy Family e Lo spazio bianco. È stato più volte candidato ai David di Donatello per il miglior montatore e al Ciak d'oro.
Tra i suoi film come montatore, ricordiamo:
Tutto il mio folle amore regia di Gabriele Salvatores (2019), Il Testimone invisibile regia di Stefano Mordini (2018), Il senso della bellezza regia di Valerio Jalongo (2017), La verità sta in cielo regia di Roberto Faenza (2016), Nemiche per la pelle
regia di Luca Lucini (2016), Italy in a Day regia di Gabriele Salvatores (2014), Educazione siberiana regia di Gabriele Salvatores (2013), Un giorno questo dolore ti sarà utile regia di Roberto Faenza (2012), Il colore del vento regia di Bruno Bigoni (2011), 1960 regia di Gabriele Salvatores (2010), Happy Family regia di Gabriele Salvatores (2010), Alza la testa regia di Alessandro Angelin (2009), Lo spazio bianco regia di Francesca Comencini (2009), Come Dio comanda regia di Gabriele Salvatores (2008), Il caso dell'infedele Klara regia di Roberto Faenza (2008), Il resto della notte regia di Francesco Munzi (2008), I Vicerè regia di Roberto Faenza (2007), In fabbrica regia di Francesca Comencini (2007), A casa nostra regia di Francesca Comencini (2006), L'aria salata regia di Alessandro Angelini (2006), El barrilete regia di Alessandro Angelini (2005), I Giorni dell'abbandono regia di Roberto Faenza (2005), La Tigre e la neve regia di Roberto Benigni (2005), Provincia meccanica regia di Stefano Mordini (2005), Volevo solo vivere regia di Mimmo Calopresti (2005), Alla luce del sole regia di Roberto Faenza (2004), Evilenko, regia di David Grieco (2004), L'amore ritorna regia di Sergio Rubini (2004), Io non ho paura regia di Gabriele Salvatores (2003), Mi piace lavorare - Mobbing regia di Francesca Comencini (2003), Prendimi l'anima regia di Roberto Faenza (2003), Amnèsia regia di Gabriele Salvatores (2002), La felicità non costa niente regia di Mimmo Calopresti (2002), Malavana regia di Guido Giansoldati (2002), Come si fa un Martini regia di Kiko Stella (2001), Le parole di mio padre regia di Francesca Comencini (2001), Malafemmene regia di Fabio Conversi (2001), Denti regia di Gabriele Salvatores (2000), La vita altrui regia di Michele Sordillo (2000), In principio erano le mutande regia di Anna Negri (1999), L'amante perduto regia di Roberto Faenza (1999), Sud regia di Gabriele Salvatores (1993).
Gli Incontri della Civica
Gli Incontri della Civica nascono all’insegna della multidisciplinarietà e dalla volontà di rafforzare l’interazione tra formazione e mondo dello spettacolo, condividendo con la cittadinanza delle occasioni di incontro. Tra gli ospiti degli incontri: Toni Servillo, Filippo Timi, Aldo Giovanni e Giacomo, Gabriele Salvatores, Claudio Bisio, Javier Zanetti, Costanza Quatriglio, Nicolas Philibert, Anna Gastel, Mirko Perri, Ross Lipman, Jim Rygiel, Irene Dionisio, Dagur Kari, Alain Gomis, Ascanio Celestini, Susanna Nicchiarelli, Manetti Bros., Laura Bispuri, Francesca Archibugi, Italo Petriccione, Il Terzo Segreto di Satira, Dario Albertini, Sergio Ferrentino, Daniela Persico, Maurizio Zaccaro, Silvio Soldini e Gigio Alberti, Stefano Galli, Valerio Mieli, Cristina Maurelli, Sandro Baldoni, Beatrice Pucci, Rafael Cobos, Luciana Littizzetto, Jahmil X. T. Qubeka, Elisabetta Lodoli, Cristiano Travaglioli, Germano Lanzoni, Fabio Martina, Giancarlo Soldi.