Martedì 13 gennaio 2026, alle ore 14.30, la Civica Scuola di Cinema ospita un nuovo appuntamento de Gli Incontri della Civica, con la giornalista e scrittrice Jennifer Guerra.
L’incontro è riservato alle studentesse e agli studenti del secondo e terzo anno del corso triennale.
Al centro della conversazione, il tema della libertà femminile nella rappresentazione mediatica contemporanea, analizzata alla luce del postfemminismo e del fenomeno del backlash, ovvero il ritorno di spinte reazionarie nel discorso pubblico. Jennifer Guerra offrirà una lettura critica di come i media – cinema, informazione e cultura popolare – abbiano progressivamente ridefinito, distorto o ridimensionato i diritti e le conquiste delle donne, spesso mascherando posizioni conservatrici dietro il linguaggio della “libertà di scelta”.
Il riferimento teorico è Backlash di Susan Faludi (1991), che analizza il contrattacco culturale e mediatico seguito alle conquiste femministe. A oltre trent’anni di distanza, il testo si rivela ancora attuale: i diritti delle donne sono nuovamente sotto pressione e valori neo-conservatori emergono nel dibattito pubblico, spesso mascherati da retoriche di emancipazione o di presunto femminismo. In questo scenario, la rappresentazione della libertà femminile appare profondamente ambigua e problematica.
A moderare l’incontro sarà Minnie Ferrara, che guiderà il dialogo e l’approfondimento critico dei temi affrontati.
La sede
L'incontro si svolgerà presso l'Aula Magna della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti (viale Fulvio Testi, 121 - Milano).
Jennifer Guerra
Jennifer Guerra (1995) è scrittrice, giornalista e ricercatrice. Si occupa da anni di femminismo, diritti delle donne e cultura di genere. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Stampa, Sette, L’Espresso, Fanpage.it e The Vision.
È autrice di numerosi saggi, tra cui Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà (Tlon, 2020), Il capitale amoroso. Manifesto per un eros politico e rivoluzionario (Bompiani, 2021), Un’altra donna (Utet, 2023) e Il femminismo non è un brand (Einaudi, 2024). Nel 2025 ha pubblicato La fabbrica di bottoni per Rizzoli.
Accanto all’attività editoriale e giornalistica, progetta e conduce percorsi formativi su temi di genere e inclusione rivolti a aziende e organizzazioni non governative, occupandosi di diritti riproduttivi, violenza di genere, movimenti anti-gender e comunità femministe e LGBTQ+.