Prende il via con il nuovo anno accademico all'interno del percorso triennale di Mediazione linguistica il corso di Cultura Teatrale Europea.
Abbiamo voluto intervistare Maria Maderna, docente alla Civica Altiero Spinelli e alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, germanista, storica del teatro e studiosa di problemi dello spettacolo e del cinema. In poche domande ci racconta il suo corso e ci spiega il suo punto di vista.
L'intervista
Cosa insegna?
Cultura Teatrale Europea.
Ci parli del suo corso: quali sono gli obiettivi?
L’obiettivo è l’inquadramento storico-generale dei fondamenti del teatro, per arrivare a comprenderne i processi di sviluppo e di cambiamento oggi in atto e poterli gestire in quanto promotori del patrimonio performativo, “attori” in progetti e partnership internazionali.
Cultura Teatrale Europea prende il via quest’anno per la prima volta nella laurea triennale in Mediazione Linguistica: cosa ne pensa di quest’apertura?
E’ indispensabile: per progettare la società contemporanea le discipline linguistiche non possono prescindere da una conoscenza analitica dell’industria dello spettacolo, devono aprirsi al teatro.
I suoi studenti come hanno accolto questa novità?
Con molta curiosità: hanno aperto lo sguardo sulle contaminazioni tra svariati orizzonti culturali.
Cosa spera si portino via dal suo corso?
La capacità di individuare particolarità nazionali ma anche influssi che valicano confini: un’idea, insomma, della storia del teatro in una valenza sia culturale che linguistica a pieno titolo.
Maria Maderna
Insegno Storia del Teatro alla Civica Scuola “Paolo Grassi” e svolgo attività di docenza e ricerca all’Università Cattolica di Milano. Le mie pubblicazioni (una monografia, una curatela e una settantina di saggi in volume e studi in rivista) sono incentrate sull’analisi letteraria e filmica nonché sulla teoria e la prassi della drammaturgia.