La Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi ricerca 2 attori (età scenica 20/25 anni) e 1 attrice (età scenica 45/55 anni)
Il piano didattico del 3° anno Regia e Autore
teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi trova il suo centro
nella messinscena da parte di ciascun allievo regista di un testo
scritto da un allievo autore, allo scopo di mettersi alla prova nel
lavoro con attori professionisti nella realizzazione di uno spettacolo
compiuto.
L’esercitazione prevede 4 settimane di lavoro, incluse 6 repliche al Teatro Franco Parenti.
È prevista retribuzione.
I Ruoli
Cerchiamo
1 ATTORE per il ruolo di Ferdinando (età scenica 20 anni)
1 ATTORE per il ruolo di Maicol (età scenica 20/25 anni)
1 ATTRICE per il ruolo di Lucrezia (età scenica 45/55 anni)
Si richiede predisposizione al lavoro fisico sul personaggio e una spiccata attitudine al lavoro sulla parola. È gradita abilità nel canto, buon senso del ritmo e musicalità.
Sono particolarmente gradite per tutti i ruoli fisicità particolari, tratti somatici forti.
Candidatura
Si prega di inviare via mail curriculum vitae, 2 foto (1 primo piano e 1 figura intera), eventuali link video a casting.paolograssi@gmail.com
entro e non oltre il 28 aprile 2019, con indicazione delle disponibilità orarie per la seconda selezione.
Specificare nell'oggetto della mail il titolo dello spettacolo, nome e cognome (es. ALL NIGHT LONG | Paolo Rossi)]
Prima selezione su curriculum || Seconda selezione: venerdì 10 e mercoledì 15 maggio 2019 (blocco di lavoro su parte)
Ai candidati selezionati sarà inviato il testo in lettura con indicazioni per il lavoro in sala.
Nel corso dell’audizione saranno fatte delle riprese video. I materiali video dei candidati non selezionati saranno cancellati al termine delle selezioni.
Le convocazioni verranno comunicate entro il 3 maggio 2019
Saranno prese in considerazione solo candidature di attori diplomati presso le maggiori Accademie teatrali italiane e/o straniere o con comprovata esperienza professionale equiparabile.
Periodo di lavoro
Prove: Dal 27 maggio al 28 giugno 2019 – 22 giorni lavorativi, calendario da definire - presso Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli
Generale, debutto e repliche: 26 / 27 / 28 giugno 2019 (2 recite a sera) presso Teatro Franco Parenti
Note dell'autore - Pietro Utili
Liberamente ispirato da una storia vera, All night long racconta della notte in cui Ferdinando, un ragazzo di vent’anni, attua il piano per uccidere la propria terribile madre, Lucrezia. Ad aiutarlo è Maicol, il suo unico amico, al quale ha promesso una grossa somma di denaro.
Il luogo del delitto è la casa della donna e del ragazzo, una villetta ai margini di un isolato paese di campagna, all’interno di una comunità dove regnano la paura e la sfiducia, alimentate dalla minaccia di un assassino straniero ancora a piede libero.
Questi personaggi abitano un mondo duro, crudele, distorto da farmaci, droghe e ossessioni, dove non c’è spazio per nessuna forma d’amore. Ferdinando è convinto di aver pianificato il delitto alla perfezione. Se si fa come dice lui, tutto andrà bene. Ma ovviamente qualcosa va storto, e questa notte diventa molto più rivelante del previsto. Ferdinando e Maicol si scontrano per la prima volta con il mondo e la sua complessità, con la dura realtà che, purtroppo, le cose non vanno sempre come le avevamo pensate, e che i primi a tradirci siamo soprattutto noi stessi.
Note di Regia - Daniele Menghini
Un salotto. Un pianoforte. Un’accetta. E la furia matricida di un ventenne. All night long è una vertiginosa discesa agli inferi che, passando per i corridoi di una villetta di provincia in una notte d’inverno, ci accompagna nel delirio tossico ed esaltato di due giovani alle prese con una missione folle, troppo più grande di loro. Ferdinando ha vent’anni e fa i conti da tutta la vita con una madre troppo ingombrante, Lucrezia, un’ex cantante lirica fallita e rancorosa, una Regina della Notte decaduta che da sempre ha abdicato al suo ruolo di madre. Un figlio mai davvero conosciuto che sceglie una notte qualunque, in un salotto qualunque, per diventare l’eroe di una vita che non ha mai davvero vissuto.
Ed ecco che quel salotto che da sempre è stato il tempio del dramma borghese – in cui il tragico diventa domestico e agli “eroi” non resta che parlare delle propria gesta, evocandole – diventa un campo di battaglia dove non è più permesso parlare, si deve agire, spietatamente, per distruggere, annientare. Una madre tormentata dai fantasmi delle eroine mozartiane mai interpretate da una parte e un figlio annebbiato dai fumi allucinatori dell’hardcore dall’altra, costretti ad un duello familiare che, sotto lo sguardo vigile di un corrucciato Wolfgang Amadeus Mozart ritratto sopra il pianoforte, si fa scontro generazionale per poi esplodere in un vero e proprio conflitto culturale. Un microcosmo salottiero visto attraverso gli occhi allucinati di questi tre “mostri” domestici che fanno del tinello borghese un teatro distorto e perverso, in bilico tra realismo e grottesco, in cui prendono vita i loro spettri più reconditi. Verità mai dette, aspettative disattese, speranze svanite, in un turbinio casalingo in cui il borghese incontra il pulp, uno scontro di immaginari che trova nella musica la sua espressione più autentica: Mozart da una parte e la Techno dall’altra, due universi culturali a confronto che diventano allegoria di un conflitto familiare spietato di una madre e un figlio che devono scegliere se amarsi o annientarsi.