Esploreremo il libro L’Uomo che chiama le balene dell’autore sudafricano Zakes Mda, tradotto per la prima volta in Italia e pubblicato dalla casa editrice Incipit 23.
Il romanzo si può definire come una parabola ecologica e sociale in cui commedia, tragedia e un pizzico di magia si intrecciano per raccontare l’aspirazione di esseri umani e non umani a emozioni profonde e alla ricerca della gioia e della bellezza di stare al mondo. Una storia potente, che mescola elementi realistici e favolistici, e che racconta degli intrecci, visibili e invisibili, tra persone, animali, terra e acqua. E se il suono è il mezzo di comunicazione tra persone e balene, la prosa lirica di Mda, che ha radici nella cultura orale e della narrazione ad alta voce, lo riproduce con il suo ritmo e i suoi giochi di assonanze, allitterazioni, ripetizioni e rime interne, trasformandosi a tratti in un vero e proprio spartito. Alla traduzione il compito di mettersi all’ascolto di questa musicalità e cercare di renderla in italiano, facendo affiorare nel lettore la stessa meraviglia, come un cetaceo che emerge improvvisamente dal mare.
Presentazione e discussione del libro
L’Uomo che chiama le balene (Incipit23 Orizzonti)
di Zakes Mda
traduzione di Daniela Marchiotti
a cura di Giuliana Iannaccaro, Daniela Marchiotti, Valeria Paolini
In occasione della presentazione del libro a cura di Giuliana Iannaccaro, docente universitaria, Daniela Marchiotti parlerà con gli studenti e le studentesse del corsi di Traduzione (I anno) e di Interpretazione (II anno) della sua esperienza traduttiva.
lunedì 15 aprile 202 ore 9.30 – 11.00
Aula 305 - Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli - via F. Carchidio 2, Milano
Ingresso libero fino a esaurimento posti - Per partecipare è necessario registrarsi al seguente link.
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Giuliana Iannaccaro
Giuliana Iannaccaro insegna Letteratura inglese e Letterature dei paesi anglofoni presso l'Università degli Studi di Milano. La sua ricerca si focalizza su due aree prevalenti: il Cinque e Seicento inglese e la letteratura sudafricana in lingua inglese. Nell’ambito della prima età moderna ha pubblicato monografie e saggi sulla retorica di genere, sulle controversie politiche e religiose del periodo, sulla censura e sulla corrispondenza estera di Elisabetta I.
Nell’ambito delle letterature anglofone, i suoi contributi indagano la relazione tra letteratura e storia in Sudafrica. Attualmente, sta lavorando sul rapporto tra gli scrittori sudafricani e le missioni religiose tra fine Ottocento e primo Novecento. Ha pubblicato su J. M. Coetzee, Zakes Mda, André Brink, Mtutuzeli Matshoba, Sindiwe Magona, Zoë Wicomb e Herbert Dhlomo.
Daniela Marchiotti
Dopo il diploma alla Civica Scuola Interpreti e Traduttori di Milano (ora Altiero Spinelli) nel 2002 e diversi anni nel settore della traduzione tecnica, oggi è traduttrice editoriale dall’inglese. È appassionata di letteratura per l’infanzia. Nel 2016, la rivista Gli Asini pubblica l’articolo Peter Pan, una storia per bambini? sulle differenze tra il testo di Barrie del 1911 e la riduzione per i più piccoli di May Byron del 1915, autorizzata da Barrie stesso. Nel 2022 esce per Valentina Edizioni l’albo illustrato Nerino Pulcino.
È attualmente iscritta all’Università degli Studi di Milano per conseguire la laurea magistrale e approfondire letteratura inglese e le letterature anglofone. Si interessa in particolare di letteratura sudafricana e di traduzione della prosa poetica, ambito che ha avuto modo di affrontare in Canto di Natale di Dickens per HarperCollins Italia e nell’Uomo che chiama le balene di Zakes Mda.