Stefano Anselmi, regista e docente alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, con il suo documentario ci propone la ricostruzione dell'incredibile vita del pioniere italiano Filoteo Alberini, che per alcuni potrebbe avere "inventato" il cinema un anno prima dei Lumière, offrendo quindi nuovi spunti di riflessione sulla "Settima Arte" e sulla sua natura di "magnifica ossessione". Filoteo Alberini, infatti, fu il primo produttore e regista di film a soggetto in Italia: il suo La presa di Roma, del 1905, è considerato da tutti gli storici del cinema “il primo film italiano”; aveva, inoltre, perfezionato e registrato il brevetto della sua macchina da presa, il Kinetografo, nell’ottobre del 1894 ma questa invenzione cadde nell’indifferenza totale in Italia. Pochi mesi dopo ci sarà il trionfo dei fratelli Lumière e del loro Cinématographe.
Il regista quindi riporta alla luce un personaggio, prima caduto nell'oblio, non solo per la macchina da presa e proiezione ma per il fatto di aver "inventato" il cinema italiano in termini di scrittura, produzione e, soprattutto, di esercizio con l'inaugurazione del Cinema Moderno di Roma oggi ancora attivo. Il docu-film cerca di rispondere a tutti gli interrogativi che sorgono di conseguenza sul cinema dei primordi attraverso la ricostruzione storica e la voce del personaggio narratore, Georges Méliès.
L'italiano che inventò il cinema un film di Stefano Anselmi- Prodotto da Daniele Baldacci – BLUE CINEMA TV (IT)