Antonio Eros Negri

Incontri Musicali con l'Orchestra Barocca 2019/2020 - 14 dicembre/30 maggio, al Castello Sforzesco

14 dicembre, La Missa Artificiosissima di Antonio Caldara direttore Antonio Eros Negri

ore 16.00 ingresso libero fino a esaurimento posti - replica il 15 dicembre nel Duomo di Como
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Incontri Musicali con l'Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - XVI edizione
14 dicembre 2019/30 maggio 2020
in collaborazione con il Civico Museo degli Strumenti Musicali di Milano
Milano, Castello Sforzesco, Sala della Balla ore 16.00
ingresso gratuito con accesso dallo Scalone del Cortile della Rocchetta
fino a esaurimento posti disponibili

Primo appuntamento
14 dicembre 2019
La Missa Artificiosissima di Antonio Caldara

Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano
Antonio Eros Negri, direttore

in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como
con la partecipazione di
Gruppo Madrigalistico del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como
Associazione Corale Ænigma
- il concerto sarà replicato domenica 15 dicembre 2019 presso il Duomo di Como

Sarà la Missa Artificiosissima di Antonio Caldara, nato nel 1670 a Venezia, uno dei compositori più noti e prolifici della sua epoca, a inaugurare il 14 dicembre la sedicesima edizione della rassegna Incontri Musicali con l'Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, come ogni anno ospitata nella Sala della Balla del Castello Sforzesco di Milano, adiacente al Museo degli Strumenti Musicali.
Dell'opera di Caldara, rara e preziosa composizione a canone riportata alla luce solo recentemente da Antonio Frigé, molto scarse sono le notizie: di certo si sa però che quella del 14 dicembre al Castello Sforzesco è la sua prima esecuzione moderna.

La composizione, una volta scoperta, è stata poi oggetto di studio da parte di Paolo Martello ed Enrico Saverio Pagano nell'ambito del progetto del corso avanzato di contrappunto del maestro Antonio Eros Negri al Conservatorio di Como, tra i vincitori della “Medaglia Leonardo da Vinci” 2019, concorso che premia i migliori elaborati scientifici originali.

L'esecuzione della Missa sarà punteggiata da brani natalizi tradizionali.

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Antonio Caldara è figura di spicco nel panorama musicale europeo a cavallo tra Seicento e Settecento. Fu violista, violoncellista, giovanissimo cantore nella Basilica di San Marco. Ma è l’attività di compositore a renderlo famoso e a consentirgli di ottenere incarichi presso il Duca Ferdinando Carlo Gonzaga a Mantova e poi presso gli Asburgo a Barcellona, dove il suo componimento per il matrimonio di Carlo III di Spagna fu la prima opera italiana eseguita in quella città. Caldara lavorò anche ripetutamente a Roma, presso personaggi di potere e prestigio, e in questa città conobbe probabilmente Haendel, Arcangelo Corelli e la famiglia Scarlatti. Nel 1712 si stabilì definitivamente a Vienna, dove fu vicemaestro di cappella alla corte imperiale: qui morì nel 1736 e fu sepolto nella Cattedrale di Santo Stefano, la più importante della capitale austriaca. Ciò dimostra quanto la sua produzione, purtroppo in gran parte dimenticata, fosse al tempo particolarmente apprezzata, tanto da indurre Nicolas Bernier a definire Caldara “Il più celebre maestro dell’epoca". Caldara scrisse in effetti moltissimo e ottenne numerose commissioni per i più importanti teatri d’Europa: più di 80 tra opere, componimenti da camera, composizioni drammatiche e feste teatrali; oltre 40 oratori, musica strumentale e sacra.
Di diversa fattura, e lontana dallo stile operistico imperante all’epoca, è la Missa Artificiosissima. Prezioso è lo stile adottato in tutte le parti che compongono l'opera.
Senza discostarsi troppo dalle linee e dal linguaggio tardo-barocchi, Caldara tributa con la Missa un evidente omaggio alla tradizione contrappuntistica precedente, utilizzando artifici già presenti nei capolavori dei compositori fiamminghi.


Programma

Antonio Caldara, Missa artificiosissime compositionis
Kyrie - Christe - Kyrie
Gloria
Credo
Sanctus - Benedictus
Agnus Dei

Adeste fideles

Trittico Alfonsiano - trad. Antonio Eros Negri
Fermarono i cieli
Quanno nascette ninno
Tu scendi dalle stelle

Gli angeli delle nostre campagne

° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano
Ariadna Quappe Moya, Jody Livo, cornetti
Ninon Dusollier, Chiara Busi, Arturo Sanchez Peynado, flauti dolci
Mauro Colantonio, Iris Fistarollo, Norma Maria Torti, Daia Anwander, viole da gamba
Daniele Quercia, contrabbasso
Margherita Burattini, arpa
Punto Bawono, tiorba
Riccardo Quadri, organo

con la partecipazione di
Gruppo Madrigalistico del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como
soprani Carolina Facchi, Marta Masola, Soo Gyeoung Shim, Claudia Riso
contralti Benedetta Mazzetto, Pui Yee Belle Tang, Helen Allikvee
tenori Francesco Bussani, Enrico Saverio Pagano, Luca Onetti, Davide Dell'Oca, Toru Ouki
bassi Paolo Martello, Matteo Redaelli, Roberto Gelosa, Jonathan Ghidotti, Wankyung Park
e
Associazione Corale Ænigma

soprani Daniela Ciannarella, Dominique Florein, Cinzia Franchi, Claudia Nuccio, Alessia Zappa Elena Garbelli, Cecilia Marino
contralti Viviana Zordan, Silvia Pavesi, Fulvia Borgonovo, Simona Bregani, Alessandra Zinni tenori Daniele Masè, Dario Caccialanza, Stefano Minoia, Alessio Raimondi
bassi Fulvio Peletti, Giuseppe Bozzi, Mauro Butti

Antonio Eros Negri, direzione
ed elaborazione dei brani della tradizione natalizia

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Note

La Missa Artificiosissimae Compositionis ricopre nella produzione musicale di Antonio Caldara (1670 – 1736) un ruolo piuttosto interessante. Gli anni in cui opera Caldara rappresentano un momento di transizione, durante il quale il gusto del pubblico è in continuo mutamento: si inizia a cercare una semplicità comunicativa, oltre ad una manifestazione delle abilità tecnico-virtuosistiche degli interpreti. Tale ricerca da parte del pubblico trova massimo sfoggio nell’opera italiana che, soprattutto nel diciottesimo secolo, si diffonderà in tutto il mondo occidentale. Lo stesso Caldara ne fu un grande esponente, avendo scritto più di 80 tra opere, feste teatrali e composizioni drammatiche. Nella Missa però non troviamo niente di quello che il grande pubblico cercava all’epoca e forse è per questa ragione che è rimasta così a lungo dimenticata. Lo stile compositivo appare altamente speculativo e paragonabile a lavori della maturità di J. S. Bach come l’Offerta musicale o l’Arte della Fuga. Ciò che rende “artificiosissima” la Messa è, come da tradizione, la densità contrappuntistica della sua scrittura, che consiste in una applicazione rigorosa e assai variegata della tecnica del Canone. Con tale tecnica è scritta praticamente tutta la Messa, volendo dare qualche numero su 512 battute che la compongono, 501 sono scritte in Canone (ovvero ca. il 98%). Questo è un chiaro omaggio alla tradizione, anche italiana, della musica vocale di cui Caldara fu grande conoscitore essendo stato probabilmente allievo di Legrenzi.
Enrico Saverio Pagano
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Compositore, direttore e didatta, Antonio Eros Negri, conclusi gli studi di armonia e contrappunto, consegue, presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, i diplomi in organo e composizione organistica, composizione polifonica vocale e clavicembalo. Vincitore di concorsi a cattedre per l’insegnamento nei conservatori (fuga e composizione, cultura musicale generale, esercitazioni corali), dal 1998 è titolare della cattedra di esercitazioni corali presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Como, dove è anche professore di contrappunto e di analisi, concertazione e direzione del repertorio barocco e classico. Dal 2005 è coordinatore dei corsi accademici e coordinatore del dipartimento di Canto e teatro musicale, dal 2014 è responsabile del dipartimento di Composizione e Direzione di coro. Vincitore del concorso di composizione Milano Milhaud (1995), del premio della critica al I concorso internazionale di composizione Francesco Siciliani (2012) e del premio del pubblico alla IV edizione dello stesso concorso (2018), svolge un intenso lavoro compositivo che ha portato a numerosissime esecuzioni pubbliche. Fra le più significative si ricordano Del gioco, del cuore, dell’allegria (Teatro alla Scala, 2006), Villa Rotunda Suite e Canti di Villa Saraceno, su versi di Veronica Meteora (Ville palladiane, 2008), commissionate dalla fondazione americana Palladium Musicum per celebrare il cinquecentesimo anniversario della nascita di Andrea Palladio. Le sue opere, pubblicate da diverse case editrici e discografiche (Schott, Carisch, Edizioni Musicali Europee, Halidon, Stradivarius, Ed. Paoline, Riverrecords, Preludio, ecc.), sono frequentemente eseguite in stagioni concertistiche nazionali e internazionali. Ha collaborato in qualità di direttore o di compositore con diverse istituzioni fra cui Musica nel nostro tempo, I Pomeriggi Musicali, Nuove sincronie, Serate musicali, La Venexiana, Sentieri selvaggi, Orchestra Filarmonica di Torino, Sagra Musicale Umbra, Musica nei cortili, Orchestra Guido D’Arezzo di Melzo, Orchestra degli Studenti di Milano, Teatro Sociale di Como, per il quale è stato fondatore e direttore del Coro 200.com con le produzioni Carmina Burana (2013) e Cavalleria Rusticana (2014). Ha al suo attivo, in qualità di direttore, numerose incisioni discografiche di opere inedite del passato, fra cui Triaca Musicale di Giovanni Croce e numerosi libri dell’opera omnia di Adrian Willaert, registrati su CD Stradivarius. Di recente pubblicazione il Symbolum Apostolorum per la casa editrice tedesca Schott, con numerose esecuzioni europee dirette da Gary Graden. Di prossima pubblicazione il Gloria Apostolorum, eseguito con ampio successo di pubblico e di critica in diverse città europee e in Israele dal Kammerchor der Hochschule für Musik Franz Liszt di Weimar diretto da Jürgen Puschbeck. Dal 2015 è stato scelto a dirigere e coordinare il progetto Koral-Vokalia, innovativo supporto didattico per la coralità amatoriale che offre la possibilità di studiare le singole parti vocali di un vasto ed eterogeneo repertorio appositamente registrato da cantori e cantanti d’eccellenza (anziché da suoni sintetici), con molteplici possibilità di interazione con la partitura corale. Ha ideato con Elisabetta Broggi, in collaborazione con LaVerdi e con è Musica Nuova, il progetto "Un' orchestra per ogni età" realizzando partiture ad hoc per tre livelli di orchestra giovanile. Direttore Artistico dell’Associazione Corale Ænigma, in stretta collaborazione con Alessio Raimondi ha ideato i progetti WeekendArmonico e VacanzArmonica tenendo seminari e masterclass rivolti a cantori, strumentisti e direttori, in Italia e fuori dai confini nazionali. Dal 1991 è direttore principale dell'Orchestra da camera Guido d'Arezzo, con cui ha realizzato oncerti e pubblicazioni discografiche. È stato docente di direzione di coro, composizione e organo al Pontificio Istituto di Musica Sacra dal 1987. Dal 1982 è organista titolare e direttore del coro presso la parrocchia prepositurale di S. Gioachimo in Milano.

L'Orchestra Barocca della Civica, realtà unica in Italia, è costituita da studenti iscritti ai corsi di alta formazione della scuola e provenienti da tutto il mondo: Brasile, Argentina, Polonia, Giappone, Francia, Spagna, Grecia, Cile. L'Orchestra, che vanta normalmente un organico dai 15 ai 30 strumentisti, è spesso accolta in spazi prestigiosi, ed è guidata da maestri che insegnano all'interno dell'istituzione e da rinomati direttori ospiti: l'Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, tra le altre attività, offre infatti agli studenti l'occasione di esibirsi con professionisti del panorama internazionale. I concerti aperti al pubblico sono il punto d’arrivo di un percorso di studio e concertazione che ha luogo presso Villa Simonetta, sede della Civica: nel corso di ogni anno accademico l’Orchestra prepara ed esegue alcune produzioni destinate all'esterno: il repertorio, per cui vengono utilizzate
copie di preziosi strumenti antichi, spazia dal primo Barocco fino al Classicismo.

Calendario

14 dicembre 2019
La Missa Artificiosissima di Antonio Caldara
Antonio Eros Negri, direttore
in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como

25 gennaio 2020
Jean-Baptiste Lully & Michel Pignolet de Montéclair
Musiques au temps du Roi Soleil et Louis le Bien-Aimé
Stefano Montanari, direttore

22 febbraio 2020
Complessità e semplificazione: la crisi stilistica nella musica strumentale del primo ‘700
Vanni Moretto, direttore

28 marzo 2020
Progetto Bach
Lorenzo Ghielmi, direttore

18 aprile 2020
Europa in consort
Rodney Prada, direttore

30 maggio 2020
Concertato Veneziano: Per far maggior li ripieni con ogni sorte d’instromento
Luca Colombo, direttore

Castello 1163

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