Il 21 e il 22 novembre Milano Film Network rinnova l'appuntamento "Milano Industry Days" in cui presenta le sue attività a sostegno del cinema italiano indipendente: i
progetti di film in sviluppo finalisti del workshop IN PROGRESS e le
copie lavoro di lungometraggi selezionati per L’ATELIER, primo fondo di
sostegno
ai film italiani in post produzione.
In questo ambito, il progetto Blocconove di Lèa Delbes, Federico Frefel e Michele Silva ha vinto il primo premio di 5.000 Euro nella sezione IN PROGRESS MFN 2018: Laboratorio per lo sviluppo produttivo di progetti audiovisivi realizzato con il contributo di Regione Lombardia, il sostegno di MIBAC - Direzione Generale Cinema e Fondazione Cariplo in collaborazione con il Comune di Milano, FILMMAKER e BASE Milano.
Il workshop, dal mese di maggio 2018, ha accompagnato lo sviluppo di 15 progetti di giovani autori italiani con incontri e lezioni frontali con professionisti del settore e sessioni costanti di tutoring e mentoring che hanno portato alla stesura dei dossier produttivi dei progetti di film.
Blocconove nasce dal documentario L’oro dei giorni, di Lèa Delbes, Federico Frefel, Greta Nani e Michele Silva, film saggio del corso di documentario serale del 2017, che aveva ricevuto la menzione speciale a "Visioni dal Mondo 2017 " ed era stato presentato al "58° Festival dei Popoli" e al FIPA di Biarritz 2017.
Tra gli 11 progetti di film in sviluppo finalisti del workshop è stato selezionato anche Alberto Sansone diplomato del corso di regia con il suo I Sopravvissuti.
I due progetti concorrevano alle borse di 5000 euro e 4000 euro offerti da MFN, nonché ai 2000 euro offerti da Filmmaker al progetto più innovativo e altri 2000 euro dall’Associazione MIX al progetto che meglio interroga il tema dell’identità di genere.
Blocconove
di Léa Delbès, Federico Frefel, Michele Silva
Siamo in piena estate, a Niguarda, quartiere popolare di Milano nord. Miriam e Kevin trascorrono quella che sembra una stagione di eterna spensieratezza racchiusi nel microcosmo della loro storia d’amore.
Miriam, famiglia di origini napoletane, 20 anni e due grandi occhi neri, sogna di fare la pallavolista; Kevin, 17 anni, battuta sempre pronta e fisico da atleta, si dichiara palermitano pur essendo nato a Niguarda; ed ha un unico sogno: diventare calciatore. Per chi, come lui e Miriam, è cresciuto nelle case popolari in una periferia difficile, un futuro di fama e ricchezza è l’unico vero modo per andarsene a testa alta. Tutto cambia quando alla fine dell’estate la madre di Kevin subisce uno sfratto e il ragazzo è costretto a lasciare il quartiere. La simbiosi perfetta che si è stabilita tra i due sembra improvvisamente vacillare. L’autunno apre le porte ad un nuovo capitolo della vita dei ragazzi: da un lato Kevin è concentrato sul concretizzare il proprio obiettivo di successo nel calcio e la ricercata indipendenza economica. Miriam intraprende invece un percorso interiore per superare un suo grave blocco: la forte ansia che le rende impossibile allontanarsi dal quartiere, se non accompagnata da Kevin. Il distacco è quindi l’inizio di un cammino verso l’età adulta, che solo rompendo equilibri e certezze ha qualche speranza di essere condiviso.