PRESENTAZIONE E READING
Giovedì 27 aprile 2017 – ore 17:30
Sala Teatro – Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Via Salasco, 4 – Milano
Interverranno
Cristina Paravano e Riccardo Tabilio traduttori del testo
Maggie Rose docente Università degli Studi di Milano
Richard Allen Cave docente Royall Holloway University di Londra
Il reading è a cura di Ludovico d’Agostino, Serena Ferraiuolo, Alberto Malanchino
Sei stato mio apprendista, e hai interpretato al meglio la parte del fedele servitore. Sei ora ammesso ad una stanza nuova, più vicina: [non quella della servitù, ma] quella riservata a chi mi è Compagno nelle Arti – arti che padroneggi con conclamata abilità. Sono applausi guadagnati sul palcoscenico i tuoi, osservando le Leggi della Commedia, quelle che io per primo ho insegnato ai nostri contemporanei. Le hai imparate bene, nell’arco di un tirocinio che non è da tutti, di questi tempi, quando chiunque scrive drammi, i colti e gli ignoranti.
B. Johnson
Come arrivammo al Giardino degli Asparagi
Riccardo Tabilio
A settembre di due anni fa, Renato Gabrielli, coordinatore del corso Autore, e Margaret Rose, docente di lingua e letteratura inglese all’Università di Milano, hanno proposto agli allievi drammaturghi del secondo anno di partecipare a un workshop di traduzione con gli studenti dell’università. Protagonista del laboratorio, coordinato dalla dottoressa Cristina Paravano, la commedia The Sparagus Garden di Richard Brome: mai tradotta in alcuna lingua. Il proposito dell’iniziativa era affiancare gli studenti dell’università, aiutandoli nella resa teatrale del linguaggio ricco e complesso dell’autore.
Io ho aderito al progetto, che – grazie alle sfide poste dal testo (un’intricata commedia che mescola l’inglese e il dialetto, e gioca con i versi, i doppi sensi e le lingue straniere) – è diventato un vero e proprio laboratorio di sperimentazione e di lingua teatrale.
Visto il successo dell’iniziativa, la dottoressa Paravano ed io abbiamo deciso di prolungare il laboratorio, e di riproporlo anche in quest’anno accademico. Nel frattempo abbiamo deciso che era tempo di dare alla commedia, a quel punto in gran parte tradotta e ritradotta, forma e dignità di libro. Per preservare l’incisività di quegli elementi che, in una traduzione più ortodossa sarebbero andati perduti, abbiamo dato alla pubblicazione una struttura originale e forse unica nel panorama editoriale: vi appaiono infatti due traduzioni distinte, una filologica e una teatrale, più libera, proiettata verso la scena.
Il libro rappresenta la prima traduzione assoluta del Giardino degli Asparagi e dà voce a un autore tanto ignoto in Italia, quanto raffinato e prezioso.