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Tutto a fuoco

di Tatjana Motta
Regia di Virginia Landi
21 e 22 giugno 2017
ore 19:30 e 21:30
Sala Treno Blu - Teatro Franco Parenti
spettacolo parte di TESTE INEDITE progetto finale di 6 testi scritti dal Terzo Corso Drammaturgia e diretti dal Terzo Corso Regia Teatrale
a cura di Tatiana Olear

di Tatjana Motta

Regia di Virginia Landi

21 e 22 giugno 2017
ore 19:30 e 21:30
Sala Treno Blu - Teatro Franco Parenti

spettacolo parte di TESTE INEDITE progetto finale di 6 testi scritti dal Terzo Corso Drammaturgia e diretti dal Terzo Corso Regia Teatrale

a cura di Tatiana Olear

Tutto a fuoco

Con Daniele Gaggianesi, Antonio Gargiulo, Marta Cortellazzo Wiel

Musiche di Fabrizio Cammisuli, Diego Marchetti

Videomaker Davide Cazzani

Videomapping e tecnico video Fabio Brusadin

Scene e costumi Beatrice Iannello e Cristina Mariani

Tutor di regia Massimo Navone

Nota al testo

Tutto a fuocoè un lavoro sul rapporto tra l'uomo e il paesaggio. Protagonista è lo spazio: una radura che penetra in un bosco; uno spazio attivo, che si trasforma. Tre attori interpretano più ruoli: un uomo penetra in una proprietà privata, un altro uomo trova un orso dissanguato nel proprio giardino, gli ospiti di un resort scoprono tracce di un passato che non riescono a riconoscere. Il disorientamento dei personaggi è il nostro disorientamento, di fronte a uno spazio che non accetta mai di essere ciò che crediamo. Rappresentare il paesaggio è anche un tentativo di catturare e fissare un punto di vista oggettivo sulla realtà. Come scattando una fotografia: l'immagine fotografata o ripresa è garanzia di oggettività? Oppure le immagini si contraddicono? Cosa abbiamo visto realmente?

Tatjana Motta

Note di regia

L’umanità si attarda nella grotta di Platone, continuando a dilettarsi,
per abitudine secolare, di mere immagini della verità.
Sulla fotografia, Susan Sontag

Un unico luogo unisce personaggi e situazioni diverse. Le metamorfosi di questo territorio obbligano i personaggi a confrontarsi con la percezione della realtà e con la sua rappresentazione. Non di fronte ad un palcoscenico dunque ma in una piccola stanza, 40 spettatori e 3 attori condividono un'esperienza percettiva ravvicinata e particolare.
Siamo tutti fotografi che si sforzano di mettere a fuoco e di catturare il paesaggio che ci circonda ma soccombiamo progressivamente al disorientamento più totale. Finiamo così per rimanere imprigionati in un diorama che assomiglia ad una moderna grotta di Platone: è possibile raggiungere la verità o ci accontenteremo di fissare esili ombre proiettate su di un muro?

Virginia Landi

ingresso 7,50€ - prenotazioni Biglietteria@teatrofrancoparenti.it