Dalla saga Malaussène di Pennac fino alle periferie parigine di Mahir Guven riecheggia una lingua felicemente sporca, nutrita di tutta la feconda stratificazione di voci di una grande città.
Questo parlare vivo e inventivo, spesso all’insegna del piacere della creazione linguistica e del gioco verbale, rischia una brutale anestetizzazione nel passaggio alla traduzione. Nulla è più difficile e più esaltante che partire alla ricerca di una propria lingua vera da prestare al francese colloquiale, popolare, gergale: una lingua che sia passata attraverso le bocche prima di finire sulla pagina e che restituisca il ritmo e il colore della parola parlata.
Dal 10 marzo al 19 maggio 2020 per 10 incontri a cura di Yasmina Melaouah.
Il laboratorio di Traduzione letteraria francese fa parte insieme al corso di Sopra e sottotitoli dell'edizione 2020 dei Corsi serali inseriti nell'ambito della formazione permanente.