Crediti
TERRORE E MISERIA DEL III REICH
di Bertolt Brecht - Copyright © Suhrkamp Verlag AG, Berlin
traduzione di Federico Federici ed E.C.
Spettacolo inserito nella rassegna STAGIONE CIVICA 2023 | EDIZIONE Ø
17 giorni di spettacoli gratuiti e aperti alla città di Milano
Regia Ben Naylor
aiuto regia Silvia D’Anastasio
interpreti Valentina Apostoli, Simona Bordasco, Serena Decarli, Ilaria Felter, Lorenzo Gatto, Davide Orlando Gaudiosi, Francesca Giulia Geronimi, Flavio Innocenti, Zoe Marigo, Francesca Massari, Samuele Migone, Lorenzo Ribaudo, Francesco Santarelli, Maria Teresa Vannini, Valentina Verre, Cristian Zandonella, Andrea Zueneli
consulenza rap e tutor musicale Mirko “Kiave” Filice
sound design Andrea Centonza
combat e intimacy Bethan Clark
movimento scenico Davide Montagna
assistente volontaria Emma Bolcato
progetto fotografico Masiar Pasquali
Regia video e riprese Paul Guccione
Scene e costumi a cura delle allieve della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera
scene Jiawen Chen, Martina Criconia, Camilla Garuglieri, Camilla Longoni, Francesca Mammana
costumi Beatrice Alberti, Sara Castrogiovanni, Valentina Corradini, Laura Mariani, Linda Valsecchi
tutor scenografia e costumi Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera
Davide Petullà, Claudia Botta
direzione tecnica Paolo Latini
luci Paolo Latini, Simona Ornaghi, Luigi Chiaromonte
scenotecnica
Alice Capoani, Mattia Franco, Mikela Pelivani, Sofia Marani
sartoria Nunzia Lazzaro, Fabiola Soldano
coordinamento organizzativo Lorenzo Vannacci
produzione Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
in collaborazione con Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera
Scene, ruoli ed interpreti
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Nota di regia
Quando Brecht scrisse Furcht und Elend des Dritten Reiches, composto per la maggior parte in esilio nel 1938, l’interezza dell’orrore, del terrore e della miseria del nazismo non si erano ancora manifestati. Auschwitz e i campi di sterminio, le camere a gas e le fosse comuni della Soluzione Finale si trovavano in un futuro prossimo ma ancora inimmaginabile; così come, naturalmente, l'orgia di massacri che oggi chiamiamo Seconda Guerra Mondiale. Per un pubblico contemporaneo, questi orrori formano inevitabilmente lo sfondo e la pressione fuori scena di questa strana e cupa opera teatrale, che riesce a essere allo stesso tempo preveggente e innocente.
Anche i più famosi atti di resistenza al nazismo si collocano nel futuro del 1938, dal coraggio di Sophie e Hans Scholl alla rivolta del ghetto di Varsavia. Tuttavia, Brecht vedeva quest'opera proprio nel contesto della resistenza: sperava che venisse rappresentata in clandestinità, formando un grido di protesta contro l'oppressione e l'occupazione nazista, e che pubblicizzasse i terrori del dominio nazista a livello internazionale, mantenendo la questione in primo piano nella coscienza pubblica e politica europea. A tal fine, incoraggiò i gruppi amatoriali e studenteschi a presentare queste, scene e ad aggiungere e ideare nuovo materiale a partire dalla propria esperienza. Brecht non vedeva Terrore e miseria solo come una composizione teatrale ma come un progetto per l'indignazione e la resistenza teatrale.
Nello spirito delle intenzioni di Brecht, sia gli attori sia il team creativo sono stati incaricati di pensare a come appaiono il terrore, la miseria e l'oppressione oggi, nei giorni di Bucha, Bakhmut e Mariupol, nel mondo di Trump e della Brexit, nell'era dei media digitali e della crisi climatica. Le prove hanno coinvolto un processo di improvvisazione e di creazione a partire sia dal materiale delle storie familiari durante il regime fascista in Italia, sia dall'esperienza vissuta dell'autoritarismo contemporaneo. Mentre la democrazia liberale in tutto il mondo è ancora una volta messa sotto pressione dal populismo e dal pregiudizio, questa produzione cerca di chiedersi: dove stiamo andando? O piuttosto, stiamo tornando *lì*?
Ben Naylor
Ben Naylor, regista, attore e didatta
Ben Naylor è un autore teatrale britannico di origini ebraiche tedesche e anglo-scozzesi. Dal 2006 lavora presso la Royal Central School of Speech and Drama, University of London, come docente senior di recitazione e direttore del corso MA Classical Acting. Le sue produzioni includono Nozze di sangue di Lorca (nella sua traduzione), All'inferno dopo Gorky (un adattamento collaborativo di The Lower Depths), The Rover di Behn, The Devils di Whiting, Maria Stuarda di Schiller (nella sua traduzione), Il suicidio di Erdman (nella sua traduzione), Il cuore infranto di Ford, Le tre sorelle e Il canto del cigno di Cechov, Britannicus di Racine e Amleto di Shakespeare, Cimbelino re di Britannia, Come vi piace, Antonio e Cleopatra, Il racconto d'inverno, Molto rumore per nulla, Il mercante di Venezia ed Enrico IV.
Altre regie includono produzioni di Otello e Romeo e Giulietta presso il premiato Pop-up Globe in Aotearoa/Nuova Zelanda e Australia, Macbeth, Giulio Cesare, Tamburlaine the Great, Dr Faustus, The Revenger's Tragedy e The White Devil. Ha insegnato recitazione e condotto laboratori negli Stati Uniti, in Germania, Grecia, Spagna, Israele e Aotearoa/Nuova Zelanda.
Si è formato come regista al National Theatre con Sir Peter Hall, allo Young Vic con David Lan, alla Caird Company e come regista residente nel West End per la Sonia Friedman Productions; e come attore al Drama Centre di Londra. Prima della formazione teatrale ha studiato lettere classiche e teologia all'Università di Durham e al Magdalen College di Oxford.
Vive a Londra con la moglie, l'attrice israeliana Liraz Chamami, e la figlia Aria Ruth, di quattro anni, che ama ballare. Nel settembre 2023 Ben lascerà la Central per assumere il ruolo di decano della British American Drama Academy.
Nel realizzare questa produzione Ben ha pensato molto ai suoi nonni Karl e Hilde e ai bisnonni Max, Siegfried e Karolina, che erano rifugiati ebrei dalla Germania nazista negli anni '30; e ai loro innumerevoli parenti morti nell'Olocausto. È dedicato ai cittadini milanesi deportati dai nazisti negli anni Quaranta.
Silvia D'Anastasio, aiuto regia
Dopo la maturità classica, si diploma come attrice presso la Civica Scuola Di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 2018. Nello stesso anno partecipa al progetto teatrale di Harambee a Nyandiwa, Kenya, che termina con lo spettacolo La leggenda di Nyamghondo. Si tasferisce a Londra dove consegue il Master in Acting Classical presso la Royal Central School of Speech and Drama. Recita in “Hamlet” diretto da Ben Naylor presso l’Embassy Theatre e nel 2021 scrive e dirige insieme a Tess Goldwyn l’episodio pilota di “Bridges”, selezionato al Filming Italy Los Angeles e distribuito su MyMovies America. Dal 2021 ad oggi lavora con Kate McIntosh in “Worktable” presso il Piccolo Teatro di Milano, in “La Commedia dell’Inferno” diretta da Marco Lucchesi presso il MAXXI di Roma, "Quando ci regalarono una scuola" di Natalia Magni, "La Troiane" diretto da Salvatore Cannova, "Vanya, Sonia and Masha and Spike"di C. Durang diretto da Giorgio Bozzo e "The Wasp" di M. Morgan Lloyd diretto da Valentina Cognatti. Partecipa nella serie Sky "Call My Agent Italia" diretta da Luca Ribuoli e nel 2023 è protagonista del cortometraggio "Mayday" di Simone D'Alessandro.