Nota di regia - Calogero Scalici
Studio per una performance di Calogero Scalici
Performer Eleonora Strobino e Federico Rassu
''Nella nostra casa fatta tutta di spigoli l'unica cosa sfumata era stata una macchia scura sulla carta da parati del soggiorno.
Chi ha fatto la macchia? Non lo sapevo. Chi abitava lì prima di noi? Neanche quello sapevo.
Quell'ombra era un frutto lanciato contro il muro durante una lite? O magari il pianto che il figlio degli inquilini precedenti aveva affidato alla parete sicuro che tenesse il segreto?''
Chirù, Michela Murgia
Tamagotchi effect si riferisce alla tendenza per le persone a provare un forte coinvolgimento emotivo nei confronti di oggetti o creature virtuali simili al celebre giocattolo degli anni 90'. La performance ruota attorno all’interazione di un ragazzo con un Tamagotchi con lo scopo apparente di colmare un vuoto interiore, il calco di qualcosa che è mancato. Tuttavia, il dolore e la tristezza emergono quando il ragazzo realizza che la creatura virtuale è programmata per morire. Il pixel nero di cui è fatto il Tamagotchi diventa metafora di quel senso di vuoto, un surrogato dell’affetto e dell’attenzione che spesso mancano nelle relazioni interpersonali, creando un legame emotivo, che seppur artificiale, riesce a soddisfare il bisogno di prendersi cura e di essere importanti per qualcuno o qualcosa in un’epoca in cui le relazioni sono spesso ‘’virtuali’’ e fugaci. Attraverso l’uso di suoni e video proiezioni la performance sviluppa il concetto di rimediazione trasferendo il medium virtuale in un'esperienza concreta e reale.