Il film di Nicola Di Chio, concepito e realizzato durante il workshop Perdersi nell’espanso in collaborazione con MASBEDO è entrato in NOMINATION e concorre in una delle Categorie del Concorso e/o Premi Speciali del Festival Internazionale Nebrodi Cinema Doc.
La rassegna, organizzata dall’Associazione URIOS APS, promuove il cinema indipendente in tutte le sue forme e contenuti, ponendo l’accento ai temi legati ai territori, alle storie minori, spesso dimenticate, alla salvaguardia dell’ambiente, al sociale e alla solidarietà
Il cortometraggio sarà proiettato durante la settimana dal 29 settembre al 5 ottobre 2025 presso il Teatro Alfieri di Naso (ME).
I vincitori saranno svelati durante le serate di premiazione del 3 e 4 ottobre 2025.
Il sito del Festival
Stato d'assedio
di Nicola Di Chio
scritto da: Nicola Di Chio e Miriam Selima Fieno
Frammenti di un mondo intrappolato in una ciclica disgregazione.
L’eco di un conflitto globale galleggia su un mare che non appare, mentre un'entità di controllo si insinua lentamente, modellando e reprimendo la trama della realtà.
La miniatura di una casa in macerie emerge dall'oscurità, rifugio e prigione insieme. Le sue mura sgretolate da un peso invisibile, pulsano come se respirassero, mentre crepe si insinuano nelle superfici.
Dettagli estremi si rivelano: una finestra frantumata dal silenzio, una parete spezzata in onde lente, un soffitto sprofondato in un vuoto immutabile, oggetti di vita quotidiana mischiati alla polvere.
L’assedio è simultaneamente dentro e fuori: le mura che dovrebbero proteggere si trasformano in confini frangibili. La casa, una volta rifugio sicuro, ora è un guscio vuoto, una pelle fragile in attesa di collassare.
Bambini senza nome, figure in rappresentanza di un futuro impossibile, sono bloccati in un limbo dove il gioco si confonde con la distruzione.
La casa spezzata diventa microcosmo di una guerra mai vista direttamente, ma percepita nella tensione dello spazio. Ogni oggetto al suo interno è la testimonianza, senza voce, di una rottura in atto.
Il sonno porta in un altrove che sembra quiete ma è minaccia, mentre l’assedio si manifesta come un’energia invisibile che da dentro corrode lentamente, con occhi e braccia digitali.
Telecamere silenziose osservano ogni respiro.
Registrano ogni crepa, ogni pezzo che cade.
Dirigono un’atmosfera ovattata e distorta.
I cellulari come oggetti intrusivi e familiari, strumenti di connessione e controllo, sono protagonisti dell’occupazione tanto nel mondo fisico quanto in quello virtuale. Sfigurano con le loro lenti la verità.
In questa zona sospesa, l'assedio viene assorbito dalla condizione esistenziale, che rende la casa una proiezione dell’anima: fragile, intricata e costantemente minacciata.
Dove l’infanzia è il residuo di un tempo perduto, ora spettatore silenzioso della rovina.
L’assedio è ciclico, inevitabile, non è confinato in un luogo, non ha una trama, è ovunque, senza inizio né fine visibile.
Nicola Di Chio
Nicola Di Chio è attore e regista teatrale e cinematografico, diplomato all'Accademia d'Arte Drammatica.
Ha studiato alla Lamda Academy di Londra, Cinematografie digitali all'Università di Milano, al Centro Sperimentale di Cinematografia e Video per la scena con AGRUPACIÓN SEÑOR SERRANO (Barcellona).
È stato selezionato come attore/performer per il progetto internazionale “Interreg Balcani” e ha portato spettacoli alla Biennale Teatro di Venezia e al Festival di Avignone.
Dal 2011, con Miriam Selima Fieno, crea opere di drammaturgia contemporanea e teatro documentario, definendo una nuova strada di indagine e produzione, fondendo performance, giornalismo narrativo e cinema del reale in una composizione che unisce la forza fisica del mezzo performativo alla forza visiva del mezzo digitale. Hanno ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. È stato artista associato al Centro IAC di Malmö. Collabora con il regista siriano Hazem Alhamwi. Ha lavorato al cinema come attore con Ridley Scott.