SALMONI IMMAGINE

Salmoni

Spettacolo della Rassegna Teatrale TESTE INEDITE 2025

giovedì 3 - venerdì 4 luglio 2025
ogni sera doppia replica ore 19:00 e 21:30
Sala Bausch - Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires, 33 - Milano

Crediti

Salmoni
Testo Leonardo Ceccanti
Regia Riccardo Iellen
Con Roberta Gallo, Camilla Lacaud, Daniele Santoro

Comunicazione e promozione
Lidia Faglia, Beatrice Lo Proto
Scenografia, costumi e realizzazione
Miriam Cipriani, Caterina Mareghello, Monica Paleari
Musiche
Francesco Vanni

Note al testo - Leonardo Ceccanti

Tre amici sono cresciuti insieme fin dai tempi delle elementari nella loro piccola e noiosa città di provincia affacciata sul mare. Durante l’università le loro strade si separano. Kio parte per studiare cinema mentre Ema e Benedetta restano nella loro città.
Tre anni dopo è giunto il tempo di rivedersi. Ma le vite dei tre amici sono cambiate, le esigenze non sono più le stesse e il ricordo dell’infanzia e dell’adolescenza vissute insieme rischia di essere una trappola per non guardare in faccia la vita adulta che avanza. Ritrovarsi per ricominciare insieme o per congedarsi una volta per tutte?
Lasciamo le nostre città d'origine per motivi di studio o di lavoro ma una volta tornati a casa troviamo l’inesorabile confronto con i cambiamenti avvenuti durante la nostra assenza.
Salmoni
racconta come questi cambiamenti incidono nelle amicizie con le quali siamo cresciuti fin da piccoli. Chi abbiamo perso? Chi è rimasto? Come abbiamo lasciato i luoghi e le persone del nostro passato? E come le ritroviamo una volta tornati indietro?

Note di regia - Riccardo Iellen

Salmoni ci porta in un mondo di molteplici solitudini, di quadri che appaiono tanto rapidamente quanto spariscono - un susseguirsi di immagini, un carosello di vecchie diapositive in cui riconoscersi e perdersi. In questo leggo il movimento del mare, che sul bagnasciuga rivela e nasconde in un attimo oggetti, ricordi e vecchie storie.
Per questo scelgo lo spazio vuoto: nella "scatola nera" del teatro, con continui giochi di luci e di macchinismo, ecco calare immagini, sorgere frammenti, entrare e uscire relazioni ormai perse - creare un ambiente solo al fine cancellarlo e sovrascriverlo, con la rapidità del cambio scena palesato.
I tre attori in scena diventano quindi focus principale del lavoro: il testo affidato alle loro voci diventa parola creatrice, parola che modifica la realtà circostante e va ad evocare anziché rappresentare, per trasportare sul palco lo scroscio delle onde e la difficoltà di ricostruire memorie collettive.
La prospettiva del legame amicale viene filtrata dalla percezione di ciascuno dei personaggi, portando il pubblico in uno spazio di intimità profondamente soggettiva: vedere il mondo dagli occhi di un altro, da quelli delle proprie amicizie d'infanzia, e trovare, o perlomeno cercare, un punto d'incontro.
Ecco quindi tableaux vivants ri-popolare lo spazio vuoto della memoria con sorrisi dolceamari e impressioni sospese fra passato e presente, continuamente messi in relazione al pubblico, unico vero interlocutore: venire accompagnat3 per mano nella storia di un'amicizia che termina, riempire i vuoti con le proprie esperienze e, in qualche modo, salutare gli amici che non torneranno più.