Dal 15 al 22 marzo 2025, il festival Dedica di Pordenone celebra lo scrittore iraniano-olandese Kader Abdolah, voce della libertà e del dialogo interculturale. Un ricco programma di undici eventi guiderà il pubblico attraverso teatro, cinema, musica, libri, incontri e una mostra fotografica, con ospiti di rilievo come il fotoreporter Manoocher Deghati e il pianista Ramin Bahrami, che chiuderà il festival con un concerto.
Durante Dedica 2025 verrà presentata in anteprima nazionale la nuova edizione italiana del libro Il Messaggero (Iperborea), con la traduzione di Elisabetta Svaluto Moreolo, traduttrice storica dell'autore e docente alla Civica Scuola Altiero Spinelli, in cui Abdolah ripercorre la vita di Maometto in chiave letteraria, offrendo una prospettiva nuova su una storia complessa e attuale. Durante l'evento a dialogare con Kader Abdolah ci sarà Alessandra Iadicicco, traduttrice dal tedesco e docente alla Civica Scuola Altiero Spinelli.
Il festival sarà anche un’occasione per approfondire i temi dell’esilio, della memoria e dell’identità, con incontri dedicati alla geopolitica e ai diritti umani, oltre a percorsi pensati per studenti di ogni età.
L’edizione 2025 di Dedica si svolge sotto il patrocinio dell’Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e della Fondazione olandese per la letteratura nel quadro del programma La scoperta dell’Olanda. Un anno di libri dai Paesi Bassi. Iniziativa nata in stretto dialogo con editori, festival, fiere librarie e traduttori, che mira ad avvicinare ulteriormente il pubblico italiano alle grandi voci, affermate ed emergenti, della letteratura olandese.
Giovedì 20 marzo | ore 20.45
Convento San Francesco | Pordenone
Il Messaggero
Presentazione della nuova edizione italiana
dell’omonimo libro di Kader Abdolah
con Alessandra Iadicicco e Kader Abdolah
Esce in libreria una nuova edizione de Il messaggero, la personalissima rivisitazione in chiave letteraria della vita di Maometto firmata da Kader Abdolah. In questo libro lo scrittore racconta la complessità di un’avventura umana, religiosa e politica che l’Occidente non può eludere e a cui, in una suggestiva sfida culturale, ci si può avvicinare anche con gli occhi della letteratura.