La caccia italiana del Trecento
Seminario annuale di Musica medievale 2020-2021
20 novembre 2020 - 7 maggio 2021
Villa Simonetta, Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, Milano
Calendario
20-21 novembre; 11-12 dicembre 2020
15-16 gennaio; 12-13 febbraio; 26-27 marzo; 23-24 aprile; 7 maggio 2021
8 aprile, concerto al Castello Sforzesco, Sala della Balla. Milano
Orari
Venerdì 11,00-18,00
Sabato 10.00-17,00
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Il seminario approfondisce lo studio della caccia, uno dei generi più originali e, per certi aspetti divertenti, del repertorio dell’ars nova italiana. Da un punto di vista letterario e musicale, la caccia è un testo descrittivo di una situazione quasi sempre di caccia, messo in musica attraverso l’uso del canone, che enfatizza e rende plastica l’immagine dell’inseguimento della preda e che, come scrisse Pirrotta, viene utilizzato “per rendere con maggior efficacia la descrizione di una scena concitata”. Cani e falconi, grida di cacciatori, talvolta anche in vesti femminili, animano queste composizioni, piccole pièces teatrali, in cui l’indipendenza delle voci scaturita dalla tecnica imitativa, e l’uso dell’onomatopea, amplificano la vivacità della scena. Alcune cacce
rappresentano invece scene di mercato in cui le grida di venditori, intenti a proporre le loro merci, sono rese ancor più efficaci dal suono di termini dialettali che si accavallano e si giustappongono nel rincorrersi delle voci.
Da un punto di vista strutturale, le cacce sono composizioni a tre voci in cui solo di rado quella inferiore partecipa con il testo alla narrazione; normalmente infatti, con andamento più dilatato e senza testo, funge da sostegno alle due voci superiori a canone.
Le fonti tramandano una ventina di cacce di diversi autori, da Margister Piero a Antonio Zacara da Teramo, passando per Jacopo da Bologna, Lorenzo da Firenze e Francesco Landini, solo per citarne alcuni dei più rappresentativi, a dimostrazione di come in questo genere si siano cimentati compositori attivi nel nord come in Toscana e nel centro Italia nell’arco del XIV secolo.
Il seminario, che prevede un concerto finale aperto al pubblico (Milano, Castello Sforzesco), prevede le seguenti attività: la lettura dalle fonti originali del repertorio preso in esame, la comparazione delle fonti in alcuni casi studio, una fase di trascrizione del materiale musicale a uso performativo, l’analisi delle strutture testuali e musicali oltre all’approfondimento di tutte le questioni legate alla prassi esecutiva.
Fonti principali
Rs Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Rossiano 215
Fp Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Palatino Panciatichi 26
Lo London, Britich Library, 29987
Pit Paris, Bibliothéque Nationale, fonds italien 568
Mod Modena, Biblioteca Estense e Universitaria a.M.5.24 (Latino 568; olim IV.D.5)
Sq Firenze, Biblioteca Medicea-Laurenziana, Palatino 87 (Squarcialupi Codex)
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Il seminario è obbligatorio per gli studenti iscritti al biennio di musica da camera a indirizzo medievale (DCSL68) e vale per i corsi di Musica d’insieme per voci e strumenti antichi (COMI/07) e Musica vocale su fonti originali medievali (COMI/07).
È aperto inoltre a tutti gli studenti iscritti all’Istituto di Musica Antica e di Musica Classica e a studenti esterni, previa selezione.
Iscrizioni
entro 30 ottobre 2020
- Interni: antica@fondazionemilano.eu
Durata
65 h presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Crediti formativi
Musica d’insieme per voci e strumenti antichi (COMI/07) CF 5
Musica vocale su fonti originali medievali (COMI/07) CF 6
COSTI
Studenti esterni: € 350,00
numero massimo di iscritti: 12 (selezione tramite invio materiale audio o audizione)
Info didattica
claudia.caffagni@scmmi.it
Info organizzativa
antica@fondazionemilano.eu