23- 29 ottobre 2017
direzione artistica di Giampiero Solari
testo di Katarina Vozárová
traduzione di Luboslava Lihositova
regia di Enrico Baraldi
con Liliana Benini
scene e costumi Marta Solari, Rossana Gea Cavallo
Note dell’autore
“Tutto quello che trovi su Internet è vero” – George Washington
Hai mai pensato ai pensieri reali dell’autore di un articolo che hai appena letto? Chi era? Credi in questa persona? Come sai se quello che leggi ha un valore oppure no? Puoi credere nei media? Hanno il potere di cambiare il pensiero delle persone? Perché è nel silenzio che si è immagazzinata quella informazione nelle nostre menti. Nessuno può ascoltare il flusso dei pensieri. E non li percepirai nemmeno. E forse, un giorno, verrà pubblicato un articolo che cambierà completamente la tua percezione del mondo.
Credi che questo microdramma parli di quello che hai appena letto? Bene, forse non conosci i pensieri della persona che ha scritto questo testo…
Note di regia
La realtà virtuale offre uno spazio caotico e ambiguo dove creare identità e contenuti sovversivi che si diffondano come un virus e agiscano sull’inconscio delle persone. In una scena a metà tra un trono e una gabbia virtuale, il personaggio di Il Silenzio nelle Masse si occupa di proprio di questo, ovvero controllare la comunicazione web, produrre notizie spingendo sempre più il là la credulità del suo pubblico e diffonderle moltiplicandone esponenzialmente la portata attraverso la rete. Questa volontà si esprime nel tentativo di lasciare sotto forma di registrazione il suo testamento morale e politico: l’anarchia, il caos, il risveglio delle coscienze e della voce delle persone sono i suoi obiettivi, e per farlo intravede nel tema dei confini (geopolitici o personali) un motore con cui fare leva sulla rabbia sociale e innescare un conflitto.