At Home With Claude

Esercitazione del II Corso Regia

At Home With Claude

18 maggio 2018 ore 19:00
19 - 20 maggio 2018 ore 18:00

Palestrina - Via Salasco, 4

Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi

adattamento dal testo di Renè Daniel Dubois

Regia Valeria Fornoni

Tutor Claudio Autelli

con Edoardo Sorgente e Francesco Villano

consulenza alla traduzione

Chiara Selva e Chiara Ponti

scene

Pio Manzotti, Mattia Franco

Alice Capoani
costumi Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
sound design Hubert Westkemper
light design Daniela Bestetti

con Paolo Latini, Simona Ornaghi

Nessuno avrà avuto un’esperienza diretta delle vere cause di tali accadimenti, ma ognuno ne avrà ricevuto un’immagine”

Jean Baudrillard

Il testo è un flusso continuo, il tempo, in platea, coincide con il tempo della scena stessa. Un ticchettio costante che pare delineare l'ossessione di entrambi i personaggi.
Il linguaggio è semplice, diretto, quasi primitivo e cerca di indagare un antico nesso: quello tra eros e thánatos.
A confronto ci sono due uomini di età e posizione sociale apparentemente differente, una relazione che sembra volgere soltanto nella parola, ma che in realtà si crea anche nella progressiva conquista di spazi. Il confine pare un limite a cui bisogna forse affacciarsi e distruggerlo per poter esplorare un nuovo linguaggio.
Il problema forse è quello dell’identità. Un rito di passaggio che porta i due uomini uno davanti all’altro ad interrogarsi su quello che li spinge ad essere quello che sono.

Valeria Fornoni

“Come si sceglie un testo su cui lavorare? Perché ho scelto proprio questo e non un altro? Quali sono le profonde ragioni personali che mi convincono a mettere in scena oggi questo testo? Quali sono le ragioni che hanno convinto l’autore a comporre questo testo? Come possono dialogare le mie motivazioni con quelle dell’autore?”

Queste sono le prime domande alle quali l’allieva è stato stimolata a rispondere.

Prendendo coscienza della propria responsabilità nei confronti del pubblico al quale propone il proprio lavoro, Valeria si è messa in dialogo con le proprie intuizioni.

Quello che al principio del percorso era un interesse personale intuitivo per il testo, è stato trasformato in un tema di interesse universale, studiato e tradotto in linguaggio teatrale. Compito del percorso è stato gestire la propria autorialità e la propria creatività all’interno della struttura proposta dal testo di un autore, comprendendo come in realtà all’interno di certi limiti dati la propria ricerca si potesse fare più profonda e precisa.

Valeria è giunta infine a progettare uno spazio che potesse contenere la sua indagine, non fermandosi alla interpretazione più facilmente “geografica” e narrativa del testo.

Il testo scelto da Valeria ha uno stile e una situazione iperrealistici. Caratteristica, oggi, che si confà più al linguaggio cinematografico che a quello teatrale oggi impegnato più sul rapporto “live” con il pubblico e a mettere continuamente in discussione la finzione teatrale. Quindi è stata per lei una sfida, quella di tentare di spostare il piano di gioco tra i due protagonisti del sua esercitazione. Lo spazio ha assunto qui una valenza più intima, più metafisica.

Claudio Autelli