Alla Luce

Esercitazione del II Corso Regia

Alla Luce - Fiaba Contemporanea 

adattamento collettivo da "Augenlicht" di Marius von Mayenburg

21/22/23 maggio ore 19.30

Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi | Aula 9 Regia

via Salasco 4, Milano

con GIOVANNI FRANZONI e VALENTINA PICELLO

regia DANIELE MENGHINI

tutor SOFIA PELCZER

consulenza traduzione: Stefania Ceraolo, Chiara Bonaiti, Ilaria Antonini

con la collaborazione della Civica Scuola Interpreti e traduttori Altiero Spinelli

consulenza drammaturgia: Manfredi Messana

scene: Davide Signorini con Pio Manzotti, Mattia Franco, Alice Capoani

costumi: Enza Bianchini e Giuseppe Giordano con Nunzia Lazzaro

sound design: Hubert Westkemper

light design: Daniela Bestetti con Paolo Latini, Simona Ornaghi

foto: Luca Del Pia

grafica: Rebecca Coltorti

ingresso libero con prenotazione obbligatoria

r.paparella@fondazionemilano.eu

C'era una volta.

No. C'è adesso. In un bunker. Un aspirapolvere acceso.

"Alla luce" è un'indagine intorno ad un legame impossibile, cristallizzato in un presente eterno. Un uomo cupo a e una bimba grande immersi nell'insostenibilità del quotidiano, in un contemporaneo sospeso e impalpabile, chiamati a vivere la propria fiaba morbosa lontano dal mondo. È la storia di un ritorno necessario e doloroso che obbliga a fare i conti col proprio passato.

Daniele Menghini

Dal testo alla scrittura scenica, dalla didascalia al palcoscenico, dalle parole scritte alle battute pregne del non detto, dalla carta del copione al corpo dell’attore. Una palestra di regia per allenare le proprie capacità di progettazione, di analisi testuale, di prosemica, di composizione e di invenzione scenica che ha il suo culmine nell’incontro con l’attore.

Il percorso di Daniele parte da una profonda esigenza di confrontarsi con la drammaturgia tedesca contemporanea e con l’eredità di Bertold Brecht, interrogandosi sul rapporto con il pubblico e la sua percezione, sulla struttura dei personaggi, e sulla sua rottura, sulla soglia sottile che separa l’immaginazione dalla realtà, il palco dalla platea.

Mettere e mettersi in discussione sono i passaggi d’obbligo che Daniele quotidianamente ha affrontato sin dal primo giorno di progettazione. “Augenlicht” di Marius von Mayenburg è un testo per tre attori che svela un atto criminale grazie a un ambiguo personaggio infiltrato. Giallo e fiaba convivono in un dramma borghese scoppiato che si vede scemare le sue certezze fino alla scomposizione della trama e dei personaggi stessi.

Le intuizioni registiche, attraverso un’accurata immersione nella letteratura di riferimento e la costruzione di un immaginario parallelo hanno condotto a una scrittura scenica che facesse confluire due personaggi in un’unica presenza femminile, la fiaba e la cronaca dileguarsi in un mondo in bilico tra l’amore e la follia. L’occhio che si sbilancia è quello dello spettatore che assiste a un montaggio dettato dalla soggettiva di chi agisce.

Sofia Pelczer