Index 6

CASTING: "Death Education"

La Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi ricerca 2 attori e 1 attrice per l' esercitazione del terzo anno regia
Death Education
di Elisa Campisi
regia di  Claudia Corona
- progetto a cura di Tatiana Olear -
Il periodo di prove sarà dal 12 al 30 maggio 2017 e dal 4 al 7 giugno 2017, con repliche previste 8 e 9 giugno 2017
Per tale progetto cerchiamo:

La Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi ricerca 2 attori e 1 attrice per l' esercitazione del terzo anno regia

Death Education
di Elisa Campisi
regia di Claudia Corona
- progetto a cura di Tatiana Olear -

Il periodo di prove sarà dal 12 al 30 maggio 2017 e dal 4 al 7 giugno 2017, con repliche previste 8 e 9 giugno 2017

Per tale progetto cerchiamo:

• ATTORE 1 di età scenica compresa tra i 30 e i 40 anni

Caratteristiche fisiche: mediterraneo, maturo, in forma. Capelli e barba medio lunghi.

Capacità: buone doti canore, orecchio musicale, richiesta capacità di modulazione della voce e agilità fisica e versatilità nella costruzione dei personaggi.

Personaggi: l’interpretazione prevede la costruzione di 4 ruoli diversi, unificabili sotto l’archetipo del “Sacerdote” o medium, cioè colui che, all’interno della comunità, ha il compito di mettere in contatto l’uomo comune con il mondo degli spiriti. Ogni suo personaggio è caratterizzato dall’esercizio del Potere.

Miscredente – virile, attento alla moda.

Carattere: sicuro di sé e del proprio potenziale erotico, scurrile, provocatore, appassionato. Materialista, concreto, pragmatico.
Cultura: Proviene dalla campagna ma la rinnega per i piaceri moderni, la birra, lo sport ecc.
Credo: Soddisfare i propri bisogni terreni.

Stregone – calmo, rassicurante. Trascurato e informale, per chi non fa parte della sua cultura.

Carattere: armonioso, pacato. Non è autoritario ma trasmette autorità.
Cultura: custodisce un sapere esclusivo, trascendentale. Guida una comunità tribale.
Credo: Crede fermamente nell’esistenza del mondo degli spiriti degli antenati che guidano la comunità.

Uomo Armato - indurito, sempre all’erta, pronto al conflitto. Ben curato, mette in mostra il suo potere.

Carattere: diffidente, taciturno, guardingo. Calcolatore, fedele servitore, braccio armato, fiero del suo ruolo prevaricante. Spietato, non esita ad uccidere.
Cultura: Aderisce al potere per non soffrire la fame; proviene da un ambiente povero, rurale, ma non si rassegna ad essere vittima.
Credo: crede nel guadagno, nel Dio denaro.

Babbo Natale - rilassato, controllato, mai dispersivo, raccolto.

Carattere: cordiale, suadente, rassicurante, ragionevole ma autoritario, manipolatore.
Cultura: mondo distopico – regge e amministra una società basata sul lavoro, sul commercio, sulla fedeltà al potere.
Credo: una fede incrollabile nel proprio potere di giudizio.

• ATTORE 2 di età scenica compresa tra 45 e 60 anni

Caratteristiche fisiche: dimostra un’età avanzata.
Capacità: modulazione della voce, capacità canore, agilità fisica e versatilità nella costruzione dei personaggi.
Personaggi: l’interpretazione prevede la costruzione di 3 ruoli diversi, il suo ruolo di "anziano della comunità” lo appesantisce, rendendolo più prossimo alla morte. Tra tutti i personaggi, è quello che più si attacca alla fede per esorcizzare la paura della morte.

Fedele – incurvato ma non debole.

Carattere: Motivato dal senso del dovere, coerente e responsabile, tradizionale, radicato nella comunità, morigerato.
Cultura: proviene da un paese di campagna. L’abitudine e la tradizione lo guidano ogni giorno, conduce una vita attiva nella comunità, valente rappresentante in ogni iniziativa legata alla fede.
Credo: pratica la fede per un senso di appartenenza alla comunità.

Poliziotto – lento, adagiato, rilassato.

Carattere: tronfio, gode di una buona posizione sociale;opportunista, furbo, ma fedele alla tradizione.
Cultura: proviene da una società tribale ma si è istituzionalizzato in una forma sociale riconosciuta dalla nuova civiltà.
Credo: fedeltà alla comunità e agli antenati che regolano la vita tribale.

Contadino - stanco, oppresso.

Carattere: onesto, semplice, omertoso per paura.
Cultura: preserva la memoria della comunità e cerca di difenderla da un mondo spietato nel quale non viene più riconosciuto alcun diritto vitale.
Credo: nessuna spiritualità è più concessa nel suo mondo.

• ATTRICE di età scenica compresa tra 30 e 35 anni

Caratteristiche fisiche:Longilinea, in forma, bella presenza. Nordica/extra latina.

Capacità:orecchio musicale, richiesta capacità di modulazione della voce, agilità fisica e versatilità nella costruzione dei personaggi, comprese capacità di danza.

Personaggi:l’interpretazione prevede la costruzione di 4 ruoli diversi, unificabili dallo scopo del suo archetipo, una moderna “Eva” alla ricerca della conoscenza che la leghi di nuovo al mondo divino.

Sincretista - alutista, flessuosa.

Carattere: Sicura di sé e della sua avvenenza, non esita a sfruttare le proprie capacità seduttive per raggiungere il suo scopo.
Cultura: conoscenza pop e turistica di culture e tradizioni a lei estranee alle quali partecipa con entusiasmo alla ricerca di un’esperienza trascendentale. Proviene da una zona fortemente urbanizzata.
Credo: Crede irrazionalmente nel mondo spirituale, il suo è un approccio sensoriale che cerca di mettersi in contatto col mondo noumenico attraverso esperienze rituali alle quali partecipa formalmente ma delle quali non conosce il contenuto.

Consulente - Meccanica, ritmo non umano, rigida. Formalmente impeccabile.

Carattere: nervosa, tesa, frettolosa, chiusa all’ascolto. Razionale. Ricerca costantemente risultati pratici, prodotti concreti.
Cultura: Studiosa, proviene dalla classe industriale, formazione imprenditoriale. La possibilità di essere artefici del proprio destino la soddisfa pienamente.
Credo: crede nel ritmo della produzione, unico obiettivo terminare il lavoro con la miglior efficienza.

Attivista - trascurata, goffa, poco consapevole del proprio corpo.

Carattere: è concentrata sul mondo esterno da sé, appassionata per le sue battaglie sociali, idealista estroversa.
Cultura: La sua è una società stratificata, proviene dal mondo civilizzato, cerca di sovvertire il sistema attraverso il proprio contributo.
Credo: “Spirito Civico” - Crede nella lotta sociale, nella comunità capace di combattere unita contro gli oppressori, nel potenziale delle parole che denunciano i cattivi e premiano la verità.

Malata - provata dal lavoro, materna, morbida.

Carattere: solitamente pacata, costante, ligia al dovere, affettuosa. Generosa e fedele. Scopre una determinazione e una forza di volontà nuove durante il confronto finale con la morte.
Cultura: mondo distopico – la donna appartiene alla classe operaia. Non dubita delle regole della società, sorretta e gestita dal potere di Dio/Babbo Natale.
Credo: devota al culto di Babbo Natale, basato sul lavoro e sulla produttività dei fedeli. Posta di fronte al giudizio finale, scopre una nuova fede: l’amore per la vita, da lei generata e devotamente curata.

Tempistiche e modalità

Gli interessati devono inviare la propria candidatura, corredata di curriculum e due foto (un primo piano e una figura intera) ed eventuali link video, a clauscorona89@gmail.com mettendo in copia il tutor del progetto Tatiana Olear (tatianaolear@tiscali.it) .

- la candidatura e il materiale richiesto dovranno essere inviati entro e non oltre il 25 aprile 2017

Nell’oggetto della mail chiediamo di indicare titolo dello spettacolo, nome, cognome e parte per cui ci si candida (es. DeathEducation_Mario Rossi_ATTORE 1).

Il casting si svolgerà presso la Scuola Paolo Grassi in una giornata da concordare nel periodo dal 2 al 5 maggio 2017 secondo la seguente modalità:

- la candidatura e il materiale richiesto dovranno essere inviati entro e non oltre il 25 aprile 2017;
- la selezione preliminare sarà fatta in base al materiale inviato;
- ai candidati convocati sarà poi fornito il materiale per il provino;
- il provino prevederà il lavoro su parti.

È prevista retribuzione.
Saranno prese in considerazione solo candidature di attori diplomati presso accademie riconosciute o con esperienza professionale equiparabile.

Note al testo

L’acqua, elemento vitale, simboleggia la spiritualità di un popolo, mentre il pozzo simboleggia il rito, non solo quello religioso, ma tutti i tipi di riti e fedi religiose che siamo disposti a sposare pur di superare o tenere sotto controllo la paura della morte. In scena un solo pozzo accomuna quattro luoghi: un mondo a noi vicino, occidentalizzato; una terra sacra nella quale vive ancora una tradizione tribale; un luogo devastato dalla guerra e dal profitto; il villaggio di Babbo Natale, meta di ogni religione commerciale in un futuro distopico. Lo spazio in cui si muovono gli attori è quello in cui si realizza il rito teatrale. Per questa ragione ciascun attore, passando da un personaggio all’altro compie un suo cammino personale, perché ogni rito comporta una trasformazione. Il testo non prende una posizione definitiva su ciò che è vero, giusto, e ciò che non lo è. Ciò che rimane uguale per tutti è che questa vita non è eterna e tocca a ciascuno di noi darle un senso personale e temporaneo.

Note di Regia

Tre trame attraversano tre mondi diversi, nei quali il rito è declinato in diverse forme che rispecchiano le spiritualità dei suoi protagonisti.

Tre persone, la Sincretista, il Miscredente e il Fedele, si recano al pozzo in pellegrinaggio per eseguire un antico rito locale: durante la notte il rito, guidato dalla Sincretista, prenderà un'inaspettata piega goliardica e sensuale.

Una Consulente ambientale straniera è costretta a interrompere i lavori nel cantiere per le esigenze rituali di uno Stregone: ignorata da un Poliziotto corrotto, dovrà partecipare ad un rito collettivo nel quale il pubblico è chiamato ad assumere il ruolo di comunità tribale.

Un Uomo Armato, al soldo di spietati interessi economici, controlla un pozzo, proibendone l'uso agli abitanti della zona; un Contadino prova ad avvicinarlo in nome delle radici comuni, ma un'Attivista, giunta in missione per denunciare le condizioni di vita del luogo, farà precipitare la situazione.

I tre mondi subiscono una contaminazione costante e, come in un vortice d'acqua, confluiscono infine nella sintesi distopica del villaggio di Babbo Natale. In questo mondo, sorretto da una dittatura del lavoro che giudica "Buoni" e "Cattivi", giunge una Malata: è il suo turno per leggere la letterina ed esprimere un desiderio.