Giorgetti

CASTING: "Contro il progresso" di Esteve Soler

esercitazione di regia di Emanuele Giorgetti - Tutor Claudio Autelli

La Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi ricerca 1 attore (età scenica 30 – 45 anni) e 1 attrice (età scenica 25 – 40 anni)

Bando per la ricerca di 2 attori per le esercitazioni della Civica Scuola Paolo Grassi

Il piano didattico del 2° anno regia trova il suo centro nella messinscena da parte di ciascun allievo del corso di un breve atto unico della drammaturgia contemporanea, allo scopo di mettersi alla prova nel lavoro con gli attori e gli altri strumenti della regia in forma possibilmente compiuta. L’anno accademico in corso vede la preziosa collaborazione di Fabulamundi per la selezione dei testi.

Considerando fondamentale poter misurarsi con risposte attoriali attendibili si ritiene importante il coinvolgimento di attori già formati.

L’esercitazione prevede 4 settimane di lavoro, incluse 3 repliche interne alla Paolo Grassi, e la realizzazione della Rassegna Nuovi Incroci presso il Teatro Out Off.

Cerchiamo 1 attore (età scenica 30 – 45 anni) e 1 attrice (età scenica 25 – 40 anni)

IL CASTING

Si cercano attori agili, che abbiano una buona consapevolezza e confidenza con l’uso espressivo del corpo, ironici e con propensione al sarcasmo.

Per la donna si segnala la presenza di una scena di nudo parziale.

Il CASTING si svolge in due fasi. È prevista una prima selezione in base al materiale inviato.

  • Candidatura: si prega di inviare via mail curriculum vitae, 2 foto (1 primo piano e 1 figura intera), eventuali link video a casting.paolograssi@gmail.com entro il 27 gennaio, con indicazione delle disponibilità per la prima fase.
    [specificare nell'oggetto: casting "Contro il progresso"]
  • prima fase su convocazione; 5 – 6 – 7 febbraio (9.30-13.30 e 17.30-22.00) e 8 febbraio (tutto il giorno)
  • seconda fase lunedì 18 febbraio – venerdì 22 febbraio: blocco di lavoro su parte

Le convocazioni alla prima fase verranno comunicate entro il 29 gennaio.

È prevista retribuzione.

Saranno prese in considerazione solo candidature di attori diplomati presso accademie riconosciute o con esperienza professionale equiparabile.

Periodo di lavoro

8 aprile - 11 maggio (sospensione per Pasqua: 19 – 27 aprile);

Teatro Out Off 23 – 29 settembre (1 g di prove e 1 replica, più 1 giorno di prova in settembre da definire)

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L'AUTORE

Esteve Soler (43 anni), catalano, tradotto in più di 18 lingue e tra i più rappresentati al mondo negli ultimi tempi. Esercita la professione di insegnante di drammaturgia all'Universitat de Lleida e alla Sala Beckett di Barcellona, un centro di produzione in cui è stato coinvolto per oltre un decennio. Scrive nel 2007 la Trilogia dell’Indignazione – Contro l’Amore, Contro la Democrazia e Contro il Progresso. In questa serie di testi –dalla poetica surreale, grottesca e a volte disturbante– Soler punta a decostruire l'ideologia e la morale della nostra società tramite una pungente ironia.

IL TESTO

Contro il progresso è un testo costituito da 7 frammenti. Sono scene brevi che partono da situazioni quotidiane apparentemente innocue nelle quali si verifica poi uno spostamento che le ribalta o comunque le corrompe irrimediabilmente. Tramite dialoghi crudi e divertenti vengono aperte crepe sempre più profonde sotto quella patina iniziale di normalità. L’autore obbliga gli spettatori – e prima ancora il regista e gli attori – a riflettere criticamente sulla trasformazione culturale, sociale e mediatica che stiamo vivendo in prima persona senza esserne però pienamente consapevoli.

Un bambino malnutrito esce da una trasmissione televisiva turbando la serata di una coppia borghese di mezza età; due amici, manager di importanti aziende, in una pausa caffè si trovano a discutere delle sorti dell’umanità in un mondo governato dall’economia; marito e moglie si stanno lasciando non per mancanza d’amore ma per rispettare un contratto a tempo determinato che regola il loro matrimonio.

Soler scrive brevi frammenti la cui narrazione non segue il principio della linearità ma declina la tematica del progresso, con personaggi e ambientazioni diversi ogni volta, affidando ad ogni scena un diverso livello di approfondimento.

NOTE DI REGIA

«Non riesco a capire l'ossessione che alcuni hanno per dare una spiegazione razionale a immagini spesso gratuite.
La gente vuole sempre la spiegazione di tutto.
È la conseguenza di secoli di educazione borghese.
E per tutto quello per cui non trovano spiegazioni ricorrono in ultima istanza a Dio.
Però, a cosa gli serve? Dopo dovranno spiegare Dio.»
L. Buñuel

Soler, citando dichiaratamente Buñuel, gioca a ribaltare le convenzioni sociali della classe media benestante. Innesta dei virus che alterano situazioni apparentemente comuni – nelle quali possiamo fino ad un certo punto rispecchiarci – e, disumanizzandole, porta alle estreme conseguenze vari aspetti del progresso. In questi racconti vediamo convivere umorismo e splatter, morte e commedia, momenti assurdi ma al tempo stesso quotidiani.

Contro il Progresso è quindi uno specchio che deforma la realtà, che la esagera e la ridicolizza, per sussurrarci che in fin dei conti siamo tutti schiavi delle promesse del progresso, siamo posticce figure antropomorfe, senza più cuore e senza più empatia, che hanno perso il contatto con il nucleo profondo della loro umanità.

I mondi rappresentati non rispondono alle comuni regole logiche e presentano evidenti contraddizioni per le quali non viene fornita alcuna spiegazione.

Le visioni distopiche del futuro dipinte da Soler risultano essere l’altra faccia della medaglia del consumismo e del progresso tecnologico che oggi stiamo vivendo. Le situazioni da lui evocate appaiono tanto più inquietanti quanto più costruite a partire dalla realtà comune e quotidiana.

Ciò che mi ha affascinato di questo testo, che è anche ciò su cui mi piacerebbe basare il mio lavoro, è la crudezza del linguaggio e la sfrontatezza delle provocazioni. Vorrei amplificare le atmosfere surreali create da Soler, attraverso l’utilizzo simbolico di oggetti, che siano svincolati dall’abituale logica d’uso e stravolti dalla normale lettura. Vorrei trasmettere il senso grottesco e distopico del testo tramite accostamenti che vadano a formare un collage surreale, che crei relazioni spregiudicate tra significati e significanti.

Il lavoro interpretativo verterà attorno una ricerca stilistica indagando diversi generi; in particolare prenderemo in considerazione il Teatro dell'Assurdo per tutti quei dialoghi apparentemente no sense, ripetitivi, dal ritmo serrato, capaci di suscitare il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi.

Emanuele Giorgetti

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NUOVI INCROCI

26/28/30 settembre 2018 - ore 20:00 Teatro Out Off, Via Mac Mahon, 16 - Milano

Rassegna di spettacoli dedicati ad autori stranieri contemporanei realizzati dalla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi in collaborazione con Lorenzo Loris e il Teatro Out Off

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