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CASTING: Babele

Testo di letizia Russo - Regia di Giammarco Pignatiello

La Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi cerca 1 attrice (età scenica tra i 20 e i 25 anni) e 1 attore (età scenica tra i 30 e i 40 anni)
per l'esercitazione di Regia di Giammarco Pignatiello - allievo regista del 2° anno
Tutor Paolo Giorgio

Il piano didattico del 2° anno regia trova il suo centro nella messinscena da parte di ciascun allievo del corso di un breve atto unico della drammaturgia contemporanea, allo scopo di mettersi alla prova nel lavoro con gli attori e gli altri strumenti della regia in forma possibilmente compiuta. L’anno accademico in corso vede la preziosa collaborazione di Fabulamundi e Premio Hystrio per la selezione dei testi.
Considerando fondamentale poter misurarsi con risposte attoriali attendibili, si ritiene importante il coinvolgimento di attori già formati.

Profilo degli attori

Cerchiamo 1 attrice, età scenica compresa tra i 20 e i 25 anni e 1 attore, età scenica compresa tra i 30 e i 40 anni, disponibili all’improvvisazione e al lavoro fisico.

Periodo di Lavoro repliche comprese

15 maggio – 10 giugno 2023

Casting

Il CASTING si svolgerà in presenza, in due fasi:

  • Prima fase (previa convocazione in base al materiale inviato): 19,20,21,22 aprile
  • Seconda fase: 3-4 maggio (per la seconda fase verranno inviati materiali specifici)

Per candidarsi, è necessario inviare via mail curriculum vitae, 2 foto (1 primo piano e 1 figura intera), eventuali link video a casting.paolograssi@scmmi.it entro il 4 aprile 2023, indicando nell’oggetto della mail “CASTING_BABELE”. Si prega di indicare nella mail date e orari di preferenza per la prima fase del casting.
Le convocazioni alla prima fase con le indicazioni di lavoro, saranno comunicate via mail, entro il 12 aprile.

La retribuzione prevista è alla minima sindacale, non trattabile, per un totale di 22 gg lavorative comprensive delle 3 repliche. Non è previsto alcun rimborso spesa ulteriore.

Saranno prese in considerazione solo candidature di attori diplomati presso accademie riconosciute o con esperienza professionale equiparabile.

L'autrice

Letizia Russo è nata a Roma nel 1980. Inizia a scrivere per il teatro a diciotto anni. A ventun anni riceve il premio Tondelli per il suo secondo testo, Tomba di cani. Lo stesso testo riceve nel 2003 il Premio Ubu. Nel 2002 frequenta la Summer School del Royal Court Theatre di Londra, e nello stesso anno riceve una commissione dal National Theatre di Londra per il festival Shell Connections. I suoi testi sono tradotti e rappresentati in vari paesi europei ed extraeuropei, come Francia, Germania, Repubblica Ceca, Portogallo, Brasile, Cile. In Italia una raccolta parziale dei suoi testi è stata pubblicata da Ubulibri. Nel 2022 ha vinto il premio Hystrio alla Drammaturgia.

Sinossi

Al centro di tutto c'è un palazzo, il Babele, il più alto di tutti. Lì, l'élite e i ricchi vivono una vita agiata, lontani dallo sporco e dai diversi. La città è talmente grande che viene suddivisa in "quadranti". Il peggiore, il 22/G, è un ghetto creato appositamente per raccogliere e contenere tutti gli inferiori, emarginandoli e nascondendoli alla vista. In questo mondo, Falena e Boccuccia avevano una relazione. Insieme hanno provato a prendere la "Nave", in un tentativo disperato per scappare da questa terribile realtà. Ma qualcosa è andato storto e ora tutto è diverso per loro.
Boccuccia era una ballerina. Lo è ancora, ma dopo l'incidente ha perso un braccio ed è costretta a lasciare le zone agiate della città per andare a lavorare allo "Sha-Mat", un night club dove i "freak" performano e ballano in cambio di denaro. Per Falena, invece, pare andare tutto per il meglio. Abita al Babele ed ha abbastanza denaro da poter pagare per le cure di Boccuccia, arrivando anche ad acquistarla e diventando di fatto il suo proprietario. La "Nave" sembra ormai un ricordo sfocato e irraggiungibile. Qualcosa, però, non quadra e i due dovranno affrontare questo nuovo rapporto e i nuovi ruoli assunti.

Note di regia

I meccanismi che regolano la distopia di Letizia Russo non sembrano lontani, anzi, la sensazione di familiarità che ci pervade quando percorriamo il testo è inquietante. Si tratta di un mondo governato da meccanismi di potere violenti, repressivi e ghettizzanti. Un potere nascosto ma allo stesso tempo in bella vista, in grado sia di soddisfare che di svilire chi lo esercita.
"L'altro" è contemporaneamente nemico e vittima sacrificale, un totem su cui riversare odio, paure, insicurezze. Il vicino diventa una presenza necessaria, da cercare ma a cui stare attenti.
Babele non è una finestra che dà su un futuro meccanicamente distorto, ma è uno specchio che riflette tutte le storture genuinamente presenti oggi, sottolineandole ed evidenziandole.
Falena e Boccuccia si aggrappano a tutto ciò che possono per sentirsi vivi in un mondo che di umano ha ormai ben poco. Il desiderio di fuga non li abbandonerà mai. I nostri personaggi sono esattamente come la città che abitano: divisi, separati, a pezzi. Eppure si trovano.

I personaggi

Boccuccia non ha solo perso il braccio in quell'incidente, ha perso la sua vita così com'era. Catapultata in un ghetto, costretta ad esibirsi davanti ai "freak" per tirare a campare, non è facile per lei trovare un motivo che le permetta di andare avanti, di crearsi una prospettiva in un mondo crudele e spietato. Guardandosi intorno in quel ghetto, le fa male non sentirsi diversa da quelle persone che considerava inferiori. Cerca allora di aggrapparsi alle poche cose che le sono rimaste, alla sua relazione con Falena, a un piano per "fare carriera". Tuttavia, rimangono magre consolazioni e la necessità di trovare una via di fuga diventa carnale. L'idea di prendere quella "Nave" non l'ha mai abbandonata.

Falena deve confrontarsi con le sue responsabilità e con le conseguenze delle sue azioni sconsiderate. Si sente in colpa per l'incidente di Boccuccia e pensa che acquistandola e mettendola in un night club nel ghetto, avrebbe in qualche modo fatto ammenda. Tuttavia, la realtà si rivela diversa: la donna che crede di amare, l'oggetto di sua proprietà, diventa sempre più distante. Falena deve assolutamente fare qualcosa per tenerla con sé e così inizia una lunga scalata verso il vertice del Babele, per creare una legge ad hoc che permetta anche a Boccuccia di vivere all'interno del palazzo. Passerà sopra tutto e tutti per raggiungere questo obiettivo. Ma Boccuccia continuerà a fuggire e così Falena si troverà di fronte a una scelta difficile: vita o morte.