West Side Story 18giugno 2019 ph Marina Alessi web 16

Bach, Mozart, Haydn - Inno alla gioia 26 gennaio 2024 ore 21.00 al Teatro Bruno Munari

Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado diretta da Carlo De Martini

ingresso 10 euro
Buratto
Teatro B MUNARI 966x1024

26 gennaio 2024 ore 21.00
Teatro Bruno Munari, via Giovanni Bovio 5 Milano

Bach, Mozart, Haydn
Inno alla gioia

Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado MI
Carlo De Martini, direttore

J.S. Bach, Ouverture n. 3 in re maggiore BWV 1068
2 oboi, 3 trombe, timpani, archi, continuo
W. A. Mozart, Die Zauberflöte - Ouverture (Vienna, ottobre 1791)
2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, 3 sax, 3 clarinetti bassi, timpani, archi
F. J. Haydn, Sinfonia in mi bemolle n. 103 “Drumroll” (Londra, primavera 1795)
2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi

10 euro
info e prenotazioni
02.27002476; prenotazioni@teatrodelburatto.it

Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Annamaria Buckley, Andrea Buzzi, Anna Cereda, Sofya Gavrilova, flauti
Francesca Cattoni, Alessandro Contino, Sara Cristini, Matilde Letizia Giusti, Andrea Marcon, Antonio Maria Naro, Emanuele Rainoldi, clarinetti
Fabio Ponzelletti, corno
Valentina Cislaghi, Caterina Scarano, fagotti
Carlo Francesco Lo Cascio, Valeria Villa, oboi
Cecilia Castronovo, Elisa Del Pozzo, Valentina Paravati, sax
Lorenzo Brioschi, Michele Fiorelli, Gabriele Polimeni, Filippo Ronconi, trombe
Leonardo Campera, strumenti a percussione
Caterina Baruffaldi, cembalo
Angelo Sagliocco, contrabbasso
Laura Alberani, Pietro Bagetto, Sara Bonfiglio, Lucrezia Maria Bussola, Ludovica Ferrari, Giovanni Reggiori, Elias Rossi, Flavia Ubaldi-Cossutta, violini I
Bianca Emilia Maria Barbieri, Giorgia Bonfiglio, Letizia Ferrario, Clara Gerelli, Beatrice Guido, Emilia Rauch, Erica Spozio, Alessio Santagata, Sofia Trevissoi, violini II
Clotilde De Colombel, Alessia Giuliani, Gabriele Scaioli, Francesco Spiri, viole
Samuele Agnesina, Susanna Bonz, Pietro Bosoni, Alessandro Cambini, Clara Colombo, Francesco De Pirro, Gabriele Mari, Matilda Sasselli, Antonio Vaticano, Luca Veneri, Vincent Visca, violoncelli
Carlo De Martini, direttore

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L'Ouverture dalla terza suite di J.S. Bach apre il programma. Le quattro suite per orchestra furono composte tra il 1718 e il 1726 e aderiscono compiutamente al modello settecentesco francese con il loro vivace carattere di intrattenimento, secondo gli stilemi elaborati da Lully. In quegli anni Bach ricopriva la carica di maestro di cappella nella cittadina di Köthen, presso la corte del principe Leopold, discreto organista e appassionato mecenate, interessato, come molti altri sovrani, a rendere la propria vita di corte sfarzosa e mondana, secondo l'esempio di Versailles. Il modello francese è però applicato da Bach con una grande libertà di rielaborazione inventiva: l'Ouverture si distingue per maestosità e tono solenne, ma anche per la limpida e preziosa melodia.
Contraddistinta da una grande vitalità e brillantezza, varietà di tinte, pluralità di stili e un carattere fiabesco che ci trascina in un modo immateriale, è Il flauto magico di Mozart, composto nel 1791, la cui Ouverture, accuratamente progettata, si apre a una rielaborazione continua, fluida e sempre diversa del tema iniziale. E si conclude con un tripudiante finale: è questo l'inizio di una delle opere più celebri e originali, l'ultimo capolavoro teatrale di Mozart.
Entrambe in mi bemolle maggiore, nel concerto dell'Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado la composizione di Mozart e la seguente di Haydn scivolano l'una dentro l'altra, senza interruzione, come se l'Ouverture de Il flauto magico di Mozart fosse una sorta di introduzione alla “Drumroll” di Haydn, undicesima delle dodici sinfonie londinesi, composta a Londra nel 1795. Il nome della Sinfonia, tra le più amate del compositore, deriva il suo nome dal lungo rullo dei timpani con cui inizia. La “Drumroll” venne eseguita per la prima volta nell'ambito di una serie di concerti chiamati "Opera Concerts" al King's Theatre. L'orchestra, insolitamente grande per l'epoca, era composta da circa 60 elementi. La prima fu evidentemente un successo se il recensore del Morning Chronicle scrisse: "È stata eseguita un'altra nuova cioè sinfonia del fertile e incantevole Haydn, che, come al solito, presenta continui colpi di genio, sia nell'aria che nell'armonia". Lo stesso spirito di ammirazione permea la recensione del Sun: "La nuova Ouverture di Haydn è stata molto applaudita. È una bella miscela di grandiosità e fantasia."

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Carlo De Martini, violinista di formazione milanese (allievo della Civica Scuola di Musica) e salisburghese (scuola di Sandor Végh), ha fatto parte degli Stormy Six, gruppo di rock progressivo e popolare negli anni ’70, ed è approdato alla direzione attraverso la lunga attività di concertazione dell’orchestra da camera Il Quartettone, fondata a Milano nel 1987, e attraverso gli inviti ricevuti da numerose orchestre italiane negli anni. Come direttore de Il Quartettone e violinista nel quartetto Le Ricordanze ha registrato numerosi cd dedicati a Bartók, Boccherini, Cambini, Mozart, collaborando tra gli altri con Mario Brunello e Giuliano Carmignola. Ha collaborato a lungo con As.Li.Co., dirigendo tra il 1997 e il 1999 tre allestimenti per il progetto-scuole Opera Domani e, tra il 1999 e il 2004, le opere Il flauto magico, La clemenza di Tito e Idomeneo di Mozart per il Circuito Regionale Lombardo. Studioso della prassi strumentale antica, ha suonato con Laura Alvini e Roberto Gini, con l’Ensemble Aglaia e con Harmonices Mundi. Attualmente è membro della formazione allargata del Giardino Armonico, collabora frequentemente con La Gaia Scienza e, dal 2005, fa parte del Classico Terzetto Italiano, fondato insieme al flautista Ubaldo Rosso e al chitarrista Francesco Biraghi, con cui ha inciso trii di J. Kreutzere Carulli. È stato invitato a molte edizioni degli Open Chamber Music, incontri di musica da camera fondati da Sandor Vègh in Cornovaglia, e fa parte del comitato artistico del Festival der Zukunft, che ha luogo a Ernen, Svizzera, ideato nel 1987 da Gyorgy Sebok, cui ha partecipato fin dalla prima edizione. Da diversi anni tiene campus e corsi estivi di formazione individuale e orchestrale. Dal 1981 è insegnante di violino presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, dove ha formato e dirige dal 1991 l’orchestra giovanile dedicata agli allievi dei primi corsi.

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L’Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, costituita negli anni ’60 in un periodo di fortunata espansione d’interesse per la musica, svolge un ruolo di primaria importanza nella formazione dei giovani musicisti offrendo la possibilità, anche agli allievi esterni, di fare musica d’insieme. È composta da circa 40 studenti dei corsi superiori, istruiti da docenti che nella propria carriera artistica si sono specializzati, oltre che nella pratica strumentale, anche nella direzione d’orchestra presso importanti istituzioni italiane ed estere.
La formazione è stata guidata, negli anni, da musicisti come Pomarico, Rivolta, De Martini, Sugiyama, Ferraris, Efrikian, Gerelli, Porta, Merlo e si è esibita in numerosissimi concerti in pubblico in Italia e all’estero (diverse volte in Germania), partecipando a festival e rassegne come quella di Tunisi nel ’71 e di Strasburgo nel 1988.