Novecento 5545

7 luglio, Paesaggi musicali - Germania e Francia

in Notti Trasfigurate 2021

musica nel cortile della villa, ma anche sotto il portico e dalle finestre
  • Si segnala che il concerto de I Cori e dell'Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado previsto a Villa Litta l'8 luglio, causa maltempo, è stato annullato.

Notti Trasfigurate
Musica a Villa Simonetta 2021
5, 6, 7, 8, 9 luglio 2021 ore 20.45
Milano, cortile di Villa Simonetta, via Stilicone 36
→ ingresso libero senza prenotazione - fino a esaurimento posti

giovedì 8 luglio ore 18.30 CONCERTO ANNULLATO
Notti Trasfigurate anche a Villa Litta, Lainate (MI)
ingresso libero su prenotazione villalittalainate.it

UanTuUan
esperienza di ascolto immersivo
Cappella gentilizia di Villa Simonetta
ore 19.00 - 20.30 su prenotazione
f.ragazzoni@fondazionemilano.eu
dal 5 al 9 luglio

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Il 7 luglio, subito prima del concerto, a partire dalle 20.30, il pubblico potrà ascoltare la musica anche in luoghi inusuali: gli studenti suoneranno infatti dei pezzi da camera sotto il portico, a cui si giunge attraverso il vialetto che porta all’entrata della Villa, e dalle finestre che si affacciano sul cortile.

Preludio sotto il portico
L. Harrison, First Concert per flauto e percussioni
Giacomo Genovese, flauto; Simone Leoni, percussioni
E. Kopetzki, In a Jolly Mood per flauto e vibrafono
Luca Perotto, flauto; Marco Silvestri, vibrafono

Finestra aula 116
M. de Falla, Soneto a Cordoba per voce e arpa
Chiara Pederzani, soprano; Laura Vitale, arpa
K. Jenkins, St Asaph’s Dance per arpa e tamburello
Jasmine Gitti, arpa; Diego Guaglianone, tamburello
F. Poulenc, Allegretto malinconico per flauto e arpa
Giacomo Genovese, flauto; Beatriz Cortesao, arpa

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Mercoledì 7 luglio 2021 ore 20.45
Villa Simonetta, MI
Paesaggi musicali - Germania e Francia
J. S. Bach, Sonata BWV 1020
Duo Martina Nifantani, arpa - Antonio Di Donna, flauto
J. S. Bach, Fuga dalla toccata BWV 914
M. Giuliani, Ouverture de La Gazza ladra di G. Rossini - trascrizione M. Giuliani
Duo Guido Pace, Marco Tencati Corino, chitarre
F. Schubert, I movimento del quintetto in do maggiore
Quintetto - Maurizio Ghezzi, violino - Alessia Giuliani, violino - Roberto Ghezzi, viola - Andrea Stringhetti, violoncello - Paolo Tomasini, violoncello
E. Bozza, Rustiques
Duo Haokang Deng, tromba - Benedetto Bossuto, pianoforte
J. Brahms, I movimento del quartetto op. 60 n. 3
Quartetto - Martina Verna, violino - Roberto Ghezzi, viola - Federica Colombo, violoncello - Iacopo Rossi, pianoforte
R. Schumann, Allegro brillante dal quintetto op. 44
Quintetto - Maurizio Ghezzi, violino - Alessia Giuliani, violino - Roberto Ghezzi, viola - Paolo Tomasini, violoncello - Francesca Formenti, pianoforte

Mercoledì 7 luglio Johann Sebastian Bach apre un programma dedicato fondamentalmente a due grandi poli musicali, la Germania e la Francia. Il primo brano è la sonata BWV 1020, uno dei capolavori della letteratura flautistica del XVIII secolo, che si suppone Bach abbia scritto con il figlio Carl Philipp Emanuel. La sonata è contraddistinta da una notevole cantabilità e limpidezza espressiva e testimonia la grande passione per il flauto diffusasi in Germania nel Settecento.

Il quintetto in do maggiore di Franz Schubert, noto anche come "quintetto per violoncello", fa parte dell'ultima straordinaria stagione di composizioni schubertiane. Ultimato a poche settimane dalla morte, il quintetto chiude anche la produzione da camera del musicista austriaco che, nel 1828, scrive: "Ho messo in musica alcune poesie di Heine e ho finalmente terminato un quintetto per due violini, viola e due violoncelli".

Compositore legato alla Francia è invece Gioachino Rossini, di cui sarà eseguita, nella trascrizione per chitarra di Mauro Giuliani, l'ouverture dell'opera semiseria la Gazza ladra (1817), tratta da La Pie Voleuse ou La servante de Palaiseau, melodramma in tre atti di Théodore Baudouin d'Aubigny et Louis-Charles Caigniez. Francese è anche Eugène Bozza, violinista, compositore e direttore d'orchestra, che ci regala uno dei pezzi più conosciuti e brillanti per tromba e pianoforte, Rustiques. Bozza studiò al Conservatorio di Parigi e, per dieci anni, dal 1938 al 1948, diresse l'Orchestra dell'Opera Comique: della sua produzione, riconosciuta per i tratti tipicamente francesi e caratterizzata da un grande dinamismo, è nota soprattutto la musica cameristica per fiati.

Con il I movimento del quartetto op. 60 n. 3 di Johannes Brahms si torna in Germania. La composizione del quartetto per violino, viola, violoncello e pianoforte, conclusasi nel 1875, iniziò quando Brahms, turbato dalla malattia dell'amico Schumann e insoddisfatto della sua opera, decise di abbandonare la composizione, che riprese quasi vent'anni dopo la sua prima concezione: del quartetto venne però mantenuto il carattere intenso e struggente. Ed è proprio Robert Schumann a chiudere il programma del 7 luglio con l'Allegro brillante dal quintetto op. 44. Un'opera che mostra l'interesse che negli anni giovanili Schumann nutrì per il quintetto d'archi: per acquisire la tecnica che sta alla base di questa forma musicale Schumann studiò con diligente attenzione la produzione di Haydn, Mozart e Beethoven.