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23 dicembre, In dulci jubilo - Cantate di Dieterich Buxtehude per il tempo di Natale -Basilica di Santa Maria presso S. Satiro

Parola e Musica in Avvento - in collaborazione con Società del Quartetto di Milano

Istituto di Musica Antica
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Parola e Musica in Avvento - in collaborazione con Società del Quartetto di Milano

23 dicembre 2023, Basilica di Santa Maria in San Satiro, ore 16.45
via Torino 17/19 MI - ingresso libero fino a esaurimento posti
Voci e strumenti dell’Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado

In dulci jubilo
Cantate di Dieterich Buxtehude per il tempo di Natale                                                                          

In dulci jubilo, concerto con voci e strumenti dell'Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado diretti da Lorenzo Ghielmi, fissato per il 23 dicembre 2023 presso la Basilica di San Satiro a Milano, è dedicato alle cantate per il tempo di Natale del compositore e organista danese Dieterich Buxtehude. Come organista della Chiesa di musicali (Abendmusiken), Buxtehude ebbe fama europea: è testimoniato che Bach si recò a piedi nella città tedesca per ascoltarlo, restandone fortemente colpito.
Momento centrale del concerto è appunto la composizione religiosa che dà titolo al programma, In dulci jubilo, tradizionale canto di Natale, molto popolare in Europa, il cui testo, del mistico tedesco Heinrich Seuse, risale al periodo medievale. La lingua è un'originale combinazione di latino e tedesco.

Di Dieterich Buxtehude gli studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado eseguono anche, in apertura, la cantata Wie soll dich empfangen (Come ti accoglierò, Gesù), inno cristiano per il tempo dell'Avvento su testo del poeta tedesco Paul Gerhardt, noto soprattutto per aver scritto numerose composizioni luterane. La cantata, che sottolinea l'ampiezza e la profondità dell'amore di Dio per gli uomini (Nulla, nulla ti ha spinto/a me dal firmamento/se non l'amore amato,/perché tu possa amare tutto il mondo/nei suoi mille dolori/e nei suoi grandi fardelli di miseria/che nessuna bocca può pronunciare,/così saldamente li hai abbracciati), fu pubblicata per la prima volta nel 1653 nell’innario Praxis Pietatis Melica di Johann Crüger. Il medesimo desiderio di creare una relazione con Dio è presente nella cantata in latino O dulcis Jesu, quarto brano in programma (O mio dolce Gesù, ah accoglimi, ti ho sempre amato/ho sperato in te). In Fürchtet euch nicht (Non temete), su testo tratto dai capitoli X e XI del Vangelo di Luca e da una poesia del tedesco Adam Olearius, Buxtehude si ispira alla nascita di Gesù e al tempo gioioso e di rinascita che egli annuncia (Oggi è iniziata/la vostra salvezza/ e la vostra beatitudine./Oggi è sorto per voi il sole della giustizia).
Il tema della nascita del Salvatore e del giubilo che porta con sé è presente anche nella cantata in tedesco che chiude il ricco programma, Das neugeborne Kindelein, su testo di Cyriakus Schneegaß, compositore e teorico luterano (Svegliatevi, è tempo di cantare!/Il piccolo Gesù allontana ogni dolore).

Il concerto è impreziosito da due composizioni (Pastorale; Ciaccona) di Johann Christian Pez, autore nato a Monaco nel 1664, allievo a Roma di Arcangelo Corelli e musicista della corte del principe Massimiliano II Emanuele di Baviera.
Scrisse apprezzate composizioni strumentali per il periodo dell'Avvento e del Natale.

Programma

In dulci jubilo

Dieterich Buxtehude (1637-1707)
Cantata Wie soll dich empfangen BuxWV 109
a 2 soprani, basso, 2 violini, fagotto e basso continuo

Johann Christian Pez (1664-1716)
Pastorale

Dieterich Buxtehude
Cantata In dulci jubilo BuxWV 52
a 2 soprani, basso, 2 violini e basso continuo

Cantata O dulcis Jesu BuxWV 83
a soprano 2 violini e basso continuo

Johann Christian Pez
Ciaccona

Dieterich Buxtehude
Cantata Furchtet euch nicht BuxWV 30
a soprano, basso, 2 violini e basso continuo

Cantata Das neugeborenen Kindlein BWV 13
a soprano, alto, tenore e basso, 3 violini e basso continuo

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Soprani Hyun-Ji Kim, Chiara Rebaudo, Giorgia Ferrari, Martina Bomben
Alti Camilla Biraga, Mitsuki Minagawa
Tenori Niccolò Perego, Bernardo Ghielmi
Basso Niccolò Roda
Violini Lucilla Tempella, Davide Facchini, Angelo Basile, Beatrice Guido
Flauti dolci Ninon Dusollier, Rita Perego
Fagotto Raffaele Benedetto
Viola da gamba Giulia Gillio Gianetta
Arciliuto Emanuele Gorla
Arpa doppia Sofia Masut
Organo Kohei Takeoka
Contrabbasso Vanni Moretto
Organo e direzione Lorenzo Ghielmi

Lorenzo Ghielmi si dedica da anni allo studio e all'esecuzione della musica rinascimentale e barocca. È fra i più affermati interpreti dell’opera organistica e cembalistica di Bach. Tiene concerti in tutta Europa, in Giappone e negli Stati Uniti, in Brasile, in Messico, in Israele e ha all'attivo numerose registrazioni radiofoniche e discografiche (Winter & Winter, Passacaille, Harmonia mundi, Teldec). Le sue registrazioni di Bruhns, di Bach, dei concerti di Haendel e di Haydn per organo e orchestra sono state premiate con il Diapason d’or. Ha pubblicato un libro su Nicolaus Bruhns, studi sull'arte organaria del XVI e XVII secolo e sull'interpretazione delle opere di Bach. È organista titolare dell'organo Ahrend della basilica milanese di S. Simpliciano dove ha eseguito l'opera omnia per organo di J.S. Bach. Fa parte della giuria di concorsi organistici internazionali (Toulouse, Chartres, Tokyo, Bruges, Freiberg, Maastricht, Losanna, Norimberga). Ha seguito la progettazione di numerosi nuovi organi, fra cui il grande strumento della cattedrale di Tokyo. Dirige l’ensemble strumentale La Divina Armonia.