Jephte

2, 3, 16, 17/12 La nuova stagione musicale de I Civici Cori - dicembre 2017 Jephte di G. Carissimi; Giuseppe, figlio di Giacobbe di L. Rossi

.12 S. Agostino, MI- 3.12 S. Agata, Martinengo, BG - 16.12 Inverigo, CO - 17.12 San Fedele, MI

Jephte
oratorio a 6 voci
Giacomo Carissimi (1605-1674)

Giuseppe, figlio di Giacobbe
oratorio a 5 voci e strumenti in due parti
Luigi Rossi (1598-1653)

  • Chiesa di S. Agostino, via M. Gioia 50, MI
    sabato 2 dicembre 2017 ore 21.00 - ingresso libero
    in collaborazione con AICa 3 onlus Associazione Italiana Calpaina 3 per la lotta alla distrofia muscolare dei cingoli
  • Chiesa parrocchiale di S. Agata, via Sant'Agata 1, Martinengo (BG)
    domenica 3 dicembre 2017 ore 16.00 - ingresso libero
  • Chiesa parrocchiale di S. Ambrogio, p.zza S. Ambrogio, Inverigo (CO)
    sabato 16 dicembre 2017 ore 21.00 - ingresso libero
  • Chiesa di San Fedele, piazza San Fedele 4, MI
    domenica 17 dicembre 2017 ore 17.00 - ingresso libero

I Civici Cori della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
maestro preparatore Francesco Girardi
Mario Valsecchi, direttore

2 e 3 dicembre
Laure Kieffer, Chiara Pederzani, soprani
Masato Nitta, controtenore
Luigi Biffi, tenore
Francesco Bossi, baritono
Alessia Giuliani, Emanuela Russo, violini
Alessandro Bono, violoncello
Fabio Longo, contrabbasso
Maximiliano Pacheco, tiorba
Rossella Pizzatti, organo

16 e 17 dicembre
Laure Kieffer, Chiara Pederzani, soprani
Claudia Conti, mezzosoprano
Luigi Biffi, tenore
Francesco Bossi, baritono
Matteo Pastori, Chiara Del Turco, violini
Alessandro Bono, violoncello
Federico Donadoni, contrabbasso
Maximiliano Pacheco, tiorba
Rossella Pizzatti, organo

Cori
Soprani
Patrizia Ambrosiani, Cristina Berizzi, Maria Pia Boellis, Marina Bonfanti, Stefania Calvisi, Paola Catenaccio, Elena Colombo, Rosaria Foria, Mirella Del Mastro, Anna Rita Honegger, Italia Lia Iollo, Moira Maggi, Isabella Miano, Marta Moreschi, Pierangela Saccenti, Claudia Porretto, Denise Prandini, Valeria Rotti
Contralti Michela Allais, Antonella Caterina Attardo, Annalisa Burbo, Silvia Cantoni, Yang Cai, Maria Canu, Virginia Lucrezia Caporossi, Simona Lydia Cuneo, Antonella Dalla Pozza, Sonia De Luca, Maria Antonietta Grasso, Maria Luisa Lodi, Cristina Rita Lombardo, Silvia Lucherini, Filomena Mastantuono, Kaori Matsuura, Paola Ottino, Barbara Picutti, Maria Pietra, Eugenia Rizzo, Anna Caterina Sbordone, Cristina Scagliotti
Tenori Enzo Luigi Giuseppe Bensi, Paolo Colandrea, Lorenzo Demaria, Fabrizio Fassone, Marzio Ferranti, Sandro Levi, Roberto Mariani, Carlo Marossi, Eugenio Demetrio Porcino, Giuseppe Saldaneri
Bassi Guido Fogacci, Roberto Granata, Dino Pugnale, Simone Alessandro Grisotto, Danilo Karim Kaddouri, Maurizio Maestrelli, Andrea Miragoli, Sergio Perri, Federico Salvatori


La nuova stagione de I Civici Cori della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado si apre con due oratori del tratti dal repertorio del Seicento italiano:Jephte di Giacomo Carissimi (1605 - 1674) e Giuseppe, figlio di Giacobbe di Luigi Rossi (1598ca - 1653).
Entrambi gli oratori rappresentano episodi dell'Antico Testamento.

Le storie vengono rivissute attraverso personaggi precisi, caratterizzati -come nel melodramma- ma senza scenografie né movimenti. Le vicende hanno valore allegorico, più che precisa veridicità storica, e sempre un intento didattico-morale. L’oratorio Jephte, considerato uno dei grandi capolavori del genere, rievoca la storia del condottiero degli Israeliti che, per propiziarsi la vittoria sugli Ammoniti, fa voto di immolare in sacrificio a Dio la prima persona che gli andrà incontro dopo la vittoria. Gli si presenta la sua unica figlia e la gioia del successo si trasforma repentinamente in tragedia.Controversa è quindi la vicenda di Jephte (Giudici, XI, 29-30), più precisamente del sacrifico della figlia, destino obbligato da un terribile voto "Si tradiderit Dominus filios Ammon in manus meas, quicumque primus de domo mea occurrerit mihi, offeram illum Domino in holocaustum". L'oratorio non è di grandi dimensioni e vede la parte strumentale relegata nel solo basso continuo. In esso si succedono, rapidamente, il voto, la battaglia, il ritorno e i canti di esultanza del popolo e della figlia, lo sgomento e la disperazione di Jephte, lo sbigottimento, l'accettazione e il lamento. Ogni passaggio, dalle introduzioni del narratore, ai soli e ai cori, è caratterizzato in senso fortemente drammatico e la psicologia di ogni personaggio trova, grazie alla musica di Carissimi, chiara e precisa espressione.

Giuseppe, figlio di Giacobbe è una composizione meno conosciuta. Della lunga vicenda di Giuseppe -che nella Genesi si estende dal capitolo 37 al capitolo 50- racconta solo la parte che narra dell'incontro in Egitto tra Giuseppe e i suoi fratelli. L'oratorio vede dialogare tra loro Giuseppe e, singolarmente o insieme, i suoi fratelli. Giuseppe li mette alla prova per saggiare i loro sentimenti nei confronti del vecchio padre Giacobbe e del fratellastro Beniamino, nel ricordo dell'azione malvagia perpetrata in suo danno quando venne da loro venduto per invidia e odio. La morale è ‘moderna’: non più il primordiale "occhio per occhio..." ma la forza del perdono. Giuseppe prefigura, in questo modo, l'insegnamento del Cristo. Agli strumenti di basso continuo si aggiungono, nei cori e in alcuni ariosi, due violini. Più lieve, rispetto all’oratorio di Carissimi, è l’intensità drammatica ma la musica di Rossi, per alcuni aspetti contrappuntistici e armonici molto innovativa, riesce a rendere in modo efficace i mutamenti psicologici dei fratelli. Giuseppe li mette alla prova e, di fronte al loro offrirsi alla condanna in vece del fratello, non può che manifestarsi e concedere il perdono. L'oratorio, con la vicenda di Giuseppe, esalta la scelta del perdono come unica ed efficace forza per la pacifica convivenza. "Più che humano è se l'huomo all'huom perdona..." si canta in un coro dell'oratorio.



I Civici Cori rappresentano un Istituto della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, fondata nel 1862 per fornire strumentisti e coristi del Teatro alla Scala. L’Istituto de I Civici Cori appartiene alla fascia di formazione definita “amatoriale” che, accanto a quella di formazione “professionale”, si rivolge più precisamente agli appassionati di musica che desiderano accostarsi da attori alla pratica musicale, nell’ambito specifico del canto corale. La partecipazione a I Civici Cori consiste nella frequenza al corso di Formazione corale, nel quale si svolgono attività di tecnica vocale e di allestimento del repertorio. Lo studio e l’esercitazione a sezioni separate e la concertazione d’assieme conducono alla realizzazione di opere importanti del patrimonio corale, dalle forme tipiche della polifonia rinascimentale alle composizioni classiche, romantiche e contemporanee per soli, coro e orchestra.

Mario Valsecchi coordina e dirige I Civici Cori - Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. È inoltre organista titolare presso la chiesa arcipresbiterale di Calolziocorte (LC), direttore artistico e musicale di Nova et Vetera - Orchestra da Camera di Lecco, direttore del coro da camera della Cappella Mauriziana, direttore della Cappella Musicale della Cattedrale di Bergamo. È direttore artistico di rassegne musicali nelle province di Lecco e Bergamo. In qualità di organista si dedica, in particolare, allo studio e all’esecuzione del repertorio barocco, romantico e contemporaneo. Predilige programmi monografici, dedicati a un autore, a una scuola organistica o a un preciso riferimento liturgico. Svolge un’intensa attività direttoriale, particolarmente dedicata ai capolavori della musica “sacra”, tra i curi Johannespassion di J. S. Bach, gli oratori Giuseppe in Egitto di L. Rossi, Caino e Abele di B. Pasquini, La Giuditta di A. Scarlatti, La Susanna di A. Stradella, Jephte di G. F. Haendel, La Creazione di J. Haydn, Oratorio di Natale di Saint-Saëns, Stabat Mater di T. Traetta e di J. Haydn, cantate e messe di J. S. Bach, W. A Mozart, J. Haydn, Schubert, F. Mendelssohn, Passio secundum Joannem di A. Pärt. È autore di numerose composizioni polifoniche scritte, in particolare, per la Cappella Musicale del Duomo di Bergamo.

ph Tiziano Torreggiani