Festa Del Paradiso 4

19 dicembre, 16, 17, 18 gennaio - La Festa del Paradiso di Leonardo da Vinci

con la collaborazione e con gli allievi della Civica Scuola di Musica C. Abbado

Trieste, Casarsa, Sacile, Gradisca

La Festa del Paradiso di Leonardo da Vinci
da un’idea di Andrea Lausi e Paola Erdas

19 dicembre 2019, Trieste, Teatro Miela, ore 20.30
16 gennaio 2020, Casarsa della Delizia, Teatro Pier Paolo Pasolini, ore 20.45, PD
17 gennaio 2020, Sacile, Teatro Zancanaro, ore 21.00, PD
18 gennaio 2020, Gradisca d'Isonzo, Nuovo Teatro Comunale, ore 20.45, GO

Wunderkammer e il Piccolo Festival dell’Animazione si uniscono per creare uno spettacolo che unisce le musiche e la danza dell’epoca con ricostruzioni virtuali della Macchina del Paradiso di Leonardo da Vinci.

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laReverdie
compagnia AREAREA
Civica Scuola di Musica Claudio Abbado MI

Daia Anwander, viella
Ariadna Quappe, flauto e cornetto
Stefano Grasso, percussioni
Stefano Seregni, trombone rinascimentale

regia e coreografia Ilaria Sainato
direzione musicale Claudia Caffagni
elaborazione testi Matteo Zenatti
video animazione Igor Imhoff
regia luci Carlo Villa

regia e coreografia Ilaria Sainato
direzione musicale Claudia Caffagni
elaborazione testi Matteo Zenatti
video animazione Igor Imhoff
regia luci Carlo Villa

Nel 1490 Leonardo organizzò la scenografia per un portentoso spettacolo -Festa del Paradiso- commissionatogli da Ludovico il Moro in occasione delle nozze tra Gian Galeazzo Maria Sforza e Isabella d’Aragona. L’ideazione prevedeva fanciulli travestiti da angeli e da pianeti mitologici posti entro nicchie che ruotavano attorno a Giove. Al posto delle stelle sfavillavano numerose candele che, riflesse da una superficie curvilinea dorata, creavano un bagliore accecante. Le qualità che il Giovio attribuisce a Leonardo («era raro e maestro inventore d’ogni eleganza e singolarmente dei dilettevoli teatrali spettacoli») perfettamente rifulgevano nella Festa del Paradiso, abilmente concepita da Ludovico il Moro per dare agli sposi l’illusione di godere di una piena, usurpata sovranità.

Della Festa del Paradiso sono giunte a noi solo la cronaca dell’ambasciatore della corte Estense a Milano, il libretto con la descrizione dei movimenti e i discorsi degli attori e una descrizione del Segretario del Moro. Da questi apprendiamo che l’inizio della festa fu affidato all’intervento musicale di un gruppo di piffati e tromboni che nella ricostruzione attuale sarà formato da due cornetti, un trombone e una bombarda. Seguono una serie di danze in stili diversi, secondo i paesi di provenienza degli ambasciatori accorsi a onorare Isabella, in onore della quale la fu allestita festa. Le danze, eseguite da liuto, ribeca, flauto, arpa, cornetto, clavicimbalum, viola e tambutini, saranno ricostruite sulla base dalle raccolte coeve. Finite le danze, che all’epoca durarono più di quattro ore, creando l’aspettativa per la grande meraviglia leonardesca, la musica si eleva a un livello più alto e per la prima volta intervengono le voci a fianco degli strumenti.

Wunderkammer