Carissimi,
la primavera è giunta quasi di soppiatto, senza che potessimo accorgercene, insinuandosi in queste giornate così simili una all’altra. L’attesa della fine dell’emergenza non ci allontana dal rito del ricordo, ci invoglia anzi ad accompagnare e commemorare chi ci ha lasciati in questi giorni.
È un dovere anche musicale ed è particolarmente pregno poiché in questa emergenza per molti la vita si conclude nella solitudine, senza il conforto e la presenza dei propri cari. Il virus ci ha privati anche di questa umanissima consuetudine. Possiamo almeno provare a contrastare questo deserto, a modo nostro.Nell’immediato dopoguerra, Paul Hindemith compose “un requiem per coloro che amiamo” dedicato ai caduti di tutte le nazioni, sullo splendido testo di Walt Whitman "When lilacs last in the door-yard bloom'd".
Quando i lillà fiorirono l'ultima volta sulla porta del giardino,
E la prima grande stella si tuffò
A ponente nella notte,Io presi il lutto, che rinnoverò
A ogni primavera.
Primavera che sempre ritorni,
E sempre mi porti una trinità,
I fiori dei lillà perenni,
La stella che cala a ponente
E il pensiero di colui che amo.
Quando si tratta di dare forma ed espressione alla gioia, ma anche al dolore ed al commiato, la musica è linguaggio privilegiato. Nel dolore prende per mano la preghiera. Nell’emergenza è giusto e sacrosanto reagire e gioire in musica, anche dai balconi, per scavare il nostro tunnel nel tempo, affacciarci oltre il presente e respirare. Vorrei tuttavia invitarvi a trovare qualche minuto, nei modi che ciascuno vorrà, per dedicare momenti della nostra musica a chi ci ha lasciati o ci sta lasciando. Sarà la nostra offerta musicale, un piccolo segno che riequilibri idealmente troppi lutti vissuti nell’assenza, un gesto che dia voce ed espressione ai sentimenti che oggi non possono essere espressi e vissuti nei modi consueti da parte di tante famiglie.Anche questo rientra tra le “corde” universali dell’idioma musicale, tra ciò che spetta a un musicista, alla sua funzione all’interno di una comunità di persone.
Oltre all’iniziativa e all’omaggio privato di ciascuno, la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado vuole provare a realizzare qualcosa di più ampio, accogliendo i contributi musicali di tutti voi, non solo musicisti, non solo milanesi, dando vita a una vera e propria “catena musicale” di partecipazione, universale, collettiva, che contrasti il silenzio, ci unisca tutti insieme e celebri il ricordo di chi ci ha lasciati. Inoltrate le vostre proposte, i vostri contributi, idee, messaggi, video, audio, al mio indirizzo a.melis@fondazionemilano.eu, con oggetto "Quando i lillà fiorirono".
Vi ascolto.
Un saluto carissimo, come sempre
Andrea Melis, Direttore della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
- È di questi minuti la notizia che il carissimo M° Sergio Marzorati, indimenticato direttore della Scuola, ci ha lasciati. La sua scomparsa riempie di ulteriore, inatteso significato questo messaggio.