Il Compositore E Vivo

13/06 Il compositore è vivo! Ensemble Formanti

Concerto finale del Concorso 2016 - 2017 delle classi di Composizione

Concerto finale del Concorso 2016 - 2017 delle classi di Composizione

Il compositore è vivo!
Concerto finale del Concorso 2016 - 2017 delle classi di Composizione della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado

Auditorium Lattuada, c.so di porta Vigentina 15/a MI - ingresso libero
13 giugno 2017 ore 21.00

L’Ensemble Formanti, diretto da Sara Caneva, presenta brani dei giovani allievi compositori selezionati nel concorso annuale di composizione della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado (Batia, Carretti e Fiorini), e quelli quella di altrettanto giovani loro colleghi provenienti da Israele (Chorev) e Lettonia (Ahmetjanova).
In apertura Geräuschtöne di Carola Bauckholt, seguìto da 5 prime esecuzioni assolute.

Ensemble Formanti
Dario Cottica, flauto
Daniele Arzuffi, oboe
Chiara Carretti, clarinetto
Elia Bianucci, clarinetto
Stefano Grasso, percussioni
Firmina Adorno, pianoforte
Damiano Afrifa, pianoforte
Valentina Valente, chitarra
Alessio Cavalazzi, violino, elettronica
Pietro Molteni, viola
Matteo Vercelloni,violoncello
Sara Caneva,direttore

con la partecipazione di
Francesca Bellanova, voce recitante
Mariangela Bona, persona che fa la maglia


Programma

Carola Bauckholt,Geräuschtöne (2002-2003) - per violino, violoncello e percussioni
Geräuschtöne è stato scritto nel 2002/2003 su commissione di Biennale München per l’Ensemble TrioLog. Il pezzo è incentrato sul timbro di varie intonazioni di rumori. Non c’è più differenza tra rumore e musica: le caratteristiche di alcuni rumori determinano la forma della musica. Un chiaro obiettivo della mia musica è creare uno spazio in cui materiali eterogenei possano coesistere e comunicare l’un con l’altro: il crudo, il grezzo e l'inatteso vengono faccia a faccia con i raffinatissimi strumenti di un ensemble da camera classico. Ma con una buona dose di immaginazione e l’aiuto di un fine orecchio da musicista, ho cercato di mettere a fuoco la natura musicale ed essenziale del crudo, del grezzo e dell’inatteso. In primo luogo, le tecniche strumentali sono estese al punto da assimilare il più possibile gli strumenti a questi intrusi del suono; indi, prestando un ascolto attento e fresco, questi strani suoni cominciano a perdere la loro funzione originale, distaccandosi da qualunque dimensione semantica e divenendo puro suono. I momenti nei miei pezzi che sento riusciti rispetto a ciò che cerco sono quelli in cui astratto e concreto sono in perfetto equilibrio: è questo che, per me, consente di percepire i suoni a vari livelli al tempo stesso”. (Carola Bauckholt, trad. S. Caneva)

Beniamino Fiorini, Labirinti (2017)* - per flauto e ensemble
“Questo brano è interamente concepito sulla preparazione del flauto. In questo modo ho ottenuto otto suoni molto ricchi nel timbro e molto sonori. Ogni suono ha numerosi elementi che emergono alla percezione (definiti descrittori): armonici, sub armonici, fasce inarmoniche, rugosità, vibrazioni metalliche discrete, multifonici, qualità timbriche, vibrazioni intonate. Ciascun strumento dell’ensemble si comporta come un filtro che fa emergere questi descrittori elaborandoli. L’ensemble sottolinea la polifonia interna al suono del flauto ed è pensato come un unico strumento polifonico molto unito e compatto. Anche la forma deriva dai descrittori del flauto. Nella prima sezione ci sono cinque suoni dal timbro molto simile che vengono collegati con gli armonici in comune. Poi segue una transizione che elabora questi armonici. La seconda sezione è caratterizzata da tre suoni più complessi, che hanno in comune la fondamentale. Dedicato a Irene Aràmburo”. (Beniamino Fiorini)

Asia Ahmetjanova, Che sarà (2017)* - per 7 strumenti e direttore
“Il pezzo è uno specchio di un sistema democratico secondo la mia visione; prendo in esame il modello di democrazia più diffuso e naturale che conosciamo: il voto. Quanta influenza abbiamo davvero? Quanta responsabilità? Quanto il nostro livello di responsabilità personale può possibilmente influenzare l'esito? Ci teniamo davvero all'esito, al risultato? Possiamo davvero cambiare le cose e in che misura? Nel pezzo Che sarà, i musicisti hanno il potere di influenzare il suono, la lunghezza di ogni battuta successiva e il tempo di entrata, ma c'è sempre ancora un direttore che indica il tempo e l'inizio di ogni battuta (l'inizio del lasso di tempo delle loro libere azioni). C'è ancora qualcuno che pone queste regole, che ha inserito gli esecutori in quella cornice di un pezzo, che ha permesso loro di suonare solo alzando o abbassando il suono. Quanta libertà possiamo tirare fuori da queste regole? E vogliamo davvero essere liberi o le regole ci fanno sentire più a nostro agio, liberandoci dalla responsabilità di prendere una decisione?”. (Asia Ahmetjanova, trad. V. Valente)

Yoav Chorev, Chemtrails(2017)* - per 8 strumenti
“Chemtrails si ispira all'ingegneria del clima, una teoria che spiega le scie chimiche create dagli aeroplani che si vedono ogni giorno. Si suppone che rilascino nell'atmosfera materiale destinato a rallentare il riscaldamento globale. In questo brano ci sono alcuni elementi che coinvolgono diversi strumenti quando le condizioni sono sufficienti, come velocità e altezza. Il pezzo si ispira anche all'emblematica musicassettaHi how are you di Daniel Johnstin, nel modo di esprimere l'imperfezione. Il brano propone un mondo di suoni inediti, che esplora la definizione di bellezza e allo stesso tempo coltiva l'energia della tolleranza, specialmente nei confronti di ciò che non si conosce”.(Yoav Chorev, trad. V. Valente)

Gabriele Batia, How materials flow (2017)* - per clarinetto, grancassa, pianoforte ed elettronica
Ogni istante siamo circondati,
storie che aspettano di raccontarsi...
Perché raccontare una storia è dare vita per un istante.
Questa volta gli oggetti si raccontano,
Oggetti che si animano, si intrecciano e si contendono uno spazio.
Oggetti che si ammassano in un angolo,
o impattano con violenza tra loro,
senza lasciare traccia,
un respiro...
un istante.
Questa volta siamo circondati da oggetti che cercano una loro voce,
e li sentiremo,
fosse solo per un istante.
(Gabriele Batia)
Selezione del concorso di composizione 2016-17

Chiara Carretti, Il padrone è vivo! (2017)* - per Ensemble con Direttore, Attore, Persona che fa la maglia ed Elettronica"Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l'intero paese. Ha cominciato un'opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto i suoi modelli, che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un "uomo che consuma", ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo." Pier Paolo Pasolini.
Selezione del concorso di composizione 2016-17

* = prime esecuzioni.


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PH Silvano Pupella